“Scrivete, riscrivete, correggete e, se non trovate un editore che vi pubblica, fatelo voi su internet”, è il consiglio che Simonetta Agnello Hornby ha dato agli aspiranti scrittori durante la serata conclusiva del secondo premio letterario “Torre dell’Orologio” a Siculiana, in provincia di Agrigento, vinto da Nelson Martinico, alias Giuseppe Elio Ligotti, con il romanzo “Dovevamo saperlo che l’amore” (Lupo Editore), premiato perché “pieno di poesia sulla storia di una famiglia. Una storia che commuove, che fa ridere e che fa pensare al meglio della letteratura siciliana”, recita la motivazione. “È sorprendente – afferma il vincitore, insegnante di Latino e Greco in pensione – di avere un futuro come scrittore a sessantacinque anni. Sono nato a giugno del ’46, ho la stessa età della Repubblica italiana. La mia dedica va a tutti i lavoratori siciliani emigranti nel mondo, come mio nonno, mio padre e me”.
Il libro segue le vicende di una famiglia italiana, quella dello scrittore che firma con pseudonimo, dagli anni Trenta agli anni Settanta. Ha prevalso sugli altri finalisti: “La traversata” di Salvo Toscano (Novantacento); “Liberami dal male” di Mario Gelardi (Ad Est dell’Equatore), con prefazione di Roberto Saviano; “Salina la sabbia che resta” di Giacomo Cacciatore, Raffaella Catalano, Gery Palazzotto (Dario Flaccovio editore); “Un’estate a Palermo“, scritto da Maria Adele Cipolla, Beatrice Monroy, Martino Grasso, Marco Pomar, Elena Pistillo, Gianfranco Perriera, Enzo Di Pasquale e Rossella Floridia (Ernesto Di Lorenzo) e “Concetto al buio” di Rosario Palazzolo (Perdisa).
“Vogliamo che questo concorso si distingua per la bellezza dei contenuti e deve crescere anno dopo anno. L’anno scorso abbiamo premiato un ‘baby scrittore’, Giacomo Guarneri, quest’anno un ragazzino più cresciuto”, ha commentato il sindaco di Siculiana Mariella Bruno. “Abbiamo preso man mano consapevolezza di quello che avevamo fatto – afferma il vice sindaco, con delega a Turismo e cultura, Giuseppe Zambito -. Questa seconda edizione ha preso quota quando editori, scrittori, giornalisti e lettori sono cominciati ad arrivare: sono loro che hanno decretato il successo del Premio con la loro disposizione all’incontro e all’apertura verso l’altro”.
Per tre giorni Siculiana è stato centro e luogo di incontro per eccellenza di autori, lettori e 22 case editrici, con la legalità e la cultura protagonisti assoluti. Toccante il ricordo di Mario Francese, giornalista ucciso nel 1979 dalla mafia, raccontato nel libro “Quarto comandamento” (Rizzoli) di Francesca Barra. Alla storia di Graziella Campagna narrata nel libro di Rosaria Brancato “Con i tuoi occhi” (La Zisa) è andato il Premio “Tra le righe della legalità”, consegnato dall’on. Maria Grazia Brandara. Attribuito il premio speciale “Gesti e parole per la legalità” agli attori Gaetano Aronica e Sebastiano Somma e al regista Fabrizio Catalano (nipote di Leonardo Sciascia) per lo spettacolo “Il giorno della civetta”.
Tra i momenti che hanno contraddistinto la Fiera del Libro e il Concorso letterario da sottolineare il recital “Dal ventre della terra” di Sara Favarò, che con il poeta siculianese Stefano Bissi ha ricevuto il Premio alla carriera; il “Sicilia tra musica e teatro” di Gaetano Aronica, il confronto fra gli scrittori esordienti coordinato da Michele Billitteri, fra le scrittrici Anna Burgio, Giuseppina Mira, Clelia Lombardo, Titti De Simone, Francesca Albergamo. Durante la manifestazione è stato presentato il progetto “Siculiana città museale” con l’istituzione del Museo della Memoria, Museo della Musica, Museo dei giochi e dei balocchi di altri tempi, Museo Vento ‘800.
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