È stata presentata oggi a Roma la “Guida pratica all’adozione” realizzata dalla ex senatrice Maria Burani Procaccini e dall’avvocato Maria Gabriella Zimpo con la prefazione di Maria Rita Parsi. Una guida semplice corredata da storie, dalla spiegazione della legislazione in materia e da un albo degli enti autorizzati.“Abbiamo voluto realizzare un volume con un linguaggio semplice, rivolto non solo agli addetti ai lavori, ma alle persone che vogliono adottare o che semplicemente si fanno delle domande in materia- spiega Procaccini – Dopo quanto successo ad Haiti, molte persone per esempio si sono chieste cosa potevano fare ma non trovavano risposte concrete”. L’ex senatrice, che è stata membro della Commissione infanzia, ha anche sottolineato come la guida si inserisca in un percorso più ampio, che dovrebbe portare a una nuove legislatura in materia. “Nel nostro paese ci sono 40mila bambini nelle case famiglia in uno stato di semi-abbandono permanente, abbiamo già presentato nella scorsa legislatura il disegno di legge sull’adozione aperta e sull’affidamento familiare internazionale, che è ancora fermo- sottolinea-. Così si potrebbe risolvere la situazione di questi bambini che manterrebbero il legame con la famiglia di origine”.
Plauso per l’iniziativa è arrivato dall’ex ministro della Gioventù Giorgia Meloni. “Questo delle adozioni è un tema su cui c’è poca formazione e poca informazione. La guida pratica alle adozioni è un libro che si schiera a difesa della vita. Ho imparato per esperienza personale che i figli sono di chi li cresce, lo dico per il rapporto che ho avuto con la mia famiglia biologica e non- ha sottolineato Meloni – . C’è bisogno di persone esperte per aiutare la scelta coraggiosa delle famiglie”. Daniela Bacchetta, vicepresidente della Cai (Commissione adozioni internazionali) ha ricordato che l’Italia è il secondo paese al mondo, dopo gli Stati Uniti, per numero di adozioni. “Sta cambiando il profilo delle coppie che decidono di adottare un bambino, siamo davanti a un tipo di genitorialità più responsabile: queste persone sanno che avranno un bambino non piccolissimo e con problemi- afferma -. Questo è il motivo per cui è diminuito il numero di famiglie che fanno domanda per un’adozione, di contro è sceso anche il numero di coloro che pur essendo idonei non davano mandato all’ente. Prima le persone che rinunciavano erano il 35%, ora siamo intorno al 28%. È segno che c’è una maggiore consapevolezza nella scelta”. Rispetto alla questione dell’affido internazionale, Bacchetta ha ricordato che esiste una convenzione specifica del ’96, auspicando che venga presto ratificata in Italia.
“L’infanzia è al centro del nostro interesse, perché spesso le leggi e la burocrazia gettano il bambino nell’ombra- afferma Gabriella Zimbo, co-autrice della Guida – . Il nostro non vuole essere un trattato giuridico ma è destinato alle persone e a spiegare la complessità del percorso per chi si avvicina a questo mondo”. “È un libro che fa appello alle istituzioni perché abbandonino la visione adultocentrica e si avvicinino allo sguardo bambinocentrico- aggiungo Maria Rita Parsi – . Solo così il mondo avrà un futuro”.
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