Fra le cose positive che il sisma ha “portato” all’aquila, c’è il festival di letteratura per bambini e ragazzi L’Aquila Fenice – Minimondi. Si parte il 21 novembre con un’anteprima romana e poi per 6 giorni ragazzi, scuole e famiglie saranno coinvolti in una serie di incontri e letture, presentazioni.
Quella che sta per cominciare è la quarta edizione: il Festival nasce, infatti, nel 2009 a pochi mesi dal terremoto, su iniziativa del festival Minimondi che dal 2000 si tiene a Parma e provincia, con la direzione di Silvia Barbagallo. È proprio la direttrice a presentare questa nuova edizione: “Come nelle edizioni precedenti anche questa volta cercheremo di offrire ai ragazzi un momento di incontro con il libro e con la creatività. Bambini e ragazzi aquilani, soprattutto quelli a cavallo fra elementari e medie, non hanno ancora uno spazio in cui vivere, in cui trovarsi, in cui ‘oziare’. Vivono in auto, trasportati da un posto all’altro, o nel centro commerciale; hanno poche possibilità di incontro, di confronto di crescita con i coetanei. Siamo preoccupati per gli effetti devastanti che questo produrrà: questi ragazzi crescono solo come possibili consumatori, non offriamo loro lo spazio per creare”.
“I nostri sforzi – continua la direttrice di Minimondi – vanno da ormai quattro anni in direzione opposta: non solo creare un evento, ma lavorare per costruire uno spazio che sia davvero accogliente e che funzioni come luogo di incontro non provvisorio, né improvvisato, nel quale i più piccoli possano incontrarsi fra di loro e con i libri. Purtroppo – ammette con parole segnate da rammarico – i feroci tagli alla cultura, e ancora di più alla cultura per l’infanzia, non ci hanno permesso, per quest’anno di realizzare il ‘luogo’ fisico che sogniamo. Abbiamo rimandato all’anno prossimo, ma non abbandoniamo l’impresa: il festival ha senso solo se lascia al territorio un’eredità che dura tutto l’anno”.
Nell’edizione di quest’anno una novità: la prima romana, come si è detto. “Basta parlare dell’Aquila agli aquilani che sanno bene come stanno le cose. Vogliamo cercare di riportare questo tema all’attenzione anche su altri territori, ed essendo Roma vicina al capoluogo abruzzese abbiamo deciso di partire da lì”. L’Appuntamento è quindi per lunedì 21 presso il Teatro Eliseo dove si terrà una serata dedicata al dramma che ancora vive la città con la presenza di numerosi protagonisti del panorama culturale italiano. All’incontro gli spettatori sono invitati a portare come biglietto d’ingresso pezzi di cocci: piatti, piastrelle, brocche, ceramiche. Essi, insieme a quelli recuperati dalle demolizioni aquilane, diventeranno parte della pavimentazione pubblica della città, grazie all’intervento dell’architetto-designer Marco Ferreri che dal 26 novembre poserà i primi “cocci” nel centro storico dell’Aquila, dando loro nuova vita e un nuovo utilizzo.
L’Aquila Fenice, oltre a incontri, dibattiti, presentazioni e laboratori con autori e protagonista della letteratura dell’infanzia, ospiterà anche due incontri del progetto “Piccoli maestri. Una scuola di lettura per ragazzi” nata da un’idea di Elena Stancanelli con la collaborazione della Provincia di Roma e della casa editrice Laterza. La scrittrice, ispirandosi al lavoro fatto da Dave Eggers in America e da Nick Hornby a Londra, ha immaginato di fare una scuola di lettura pomeridiana, indirizzata ai ragazzi delle scuole medie superiori, tenuta da scrittori che mettono a disposizione un po’ di tempo per leggere e raccontare ai ragazzi un libro che a loro sta particolarmente a cuore.
In questa edizione si rafforzerà anche la collaborazione con A.B.I.O. (Associazione Bambini in Ospedale) e ogni giornata sarà conclusa con un appuntamento presso il reparto di pediatria dell’Ospedale San Salvatore de L’Aquila che diverrà per la prima volta uno dei luoghi del Festival.
Sostengono il Festival: Comune de L’Aquila, Fondazione Unipolis, Fondazione Carispaq, Banca dell’Adriatico, Provincia di Roma.
Elisa Cerasoli
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