Gianni Chiodi, Commissario Delegato per la Ricostruzione, prendendo atto della risposta che il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale ha fornito in merito alla polemica sollevata dal consigliere regionale Di Pangrazio, insieme ai suoi colleghi D’Amico e Ruffini, che ha ventilato l’ipotesi che fossero “spariti” 272 milioni di euro tra i costi del progetto CASE, ha detto: “Prendo atto della spiegazione ufficiale dell’Ufficio Stampa del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale sulla polemica innescata da consiglieri regionali del PD, e mi preme evidenziare solo come Di Pangrazio e i suoi colleghi abbiano arricchito la collezione di figuracce del loro partito di un pezzo da novanta”.
Il Dipartimento della Protezione Civile ha evidenziato che “I 700 milioni di euro stanziati dal d.l. 39/2009 per la realizzazione urgente di abitazioni coprono non solo i costi del Progetto C.A.S.E., ma anche quelli di MUSP (Moduli ad Uso scolastico Provvisori), MAP (Moduli Abitativi Provvisori) e MEP (Moduli Ecclesiastici Provvisori) nonché delle connesse opere di urbanizzazione e servizi. È quindi evidente che i 272 milioni di euro […] sono quelli che all’interno di questa ampia voce di spesa sono stati impiegati per MUSP, MAP e MEP. Questa informazione è presente da tempo sul sito del Dipartimento; tuttavia, abbiamo provveduto anche nella sezione ‘I numeri del Progetto C.A.S.E.’ dello stesso sito a spiegarla ulteriormente. Ricapitolando, complessivamente il costo per la realizzazione dei moduli abitativi (Progetto C.A.S.E. e MAP), dei MUSP e dei MEP è stato di circa 1.140 milioni di euro ai quali si è fatto fronte in parte con i fondi stanziati dal d.l 39/2009 – 700 milioni di euro – in parte con i fondi dell’Unione Europea – circa 443 milioni di euro – e la restante utilizzando le donazioni ricevute a tale fine. Le altre risorse residue, pari a circa 650 milioni di euro, sono state utilizzate per la prima emergenza. Pertanto il quadro riepilogativo della spesa sostenuta dal Dipartimento alla data odierna è il seguente:
Spesa per la prima emergenza 652.685.000
Progetto C.A.S.E. 814.611.000
M.A.P. e M.U.S.P. 323.711.000
M.E.P. 736.000”.
“Considerato che Di Pangrazio, D’Amico e Ruffini hanno chiesto le mie dimissioni da Commissario – conclude Chiodi – mi aspetto ora che, coerentemente, gli stessi prendano atto della magra figura rimediata e, dopo aver chiesto scusa agli aquilani e alla Protezione Civile Nazionale, compiano un atto simile a quello auspicato per il sottoscritto”.
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