“Le condizioni del paese sono gravissime. Ma come uscire da questa crisi? Esistono proposte alternative al piano di austerità proposto dal Governo?” Sono queste le domande al centro della Controfinanziaria di “Sbilanciamoci!” presentata questa mattina a Roma. Il Rapporto 2012 dell’organizzazione non si sofferma solo su quanto contenuto nella Legge di Stabilità appena approvata e sul Bilancio dello Stato, ma su tutti i provvedimenti di correzione dei conti pubblici approvati nel corso del 2011 e che hanno effetti non solo per quest’anno ma anche per il 2012 e per il 2013. “Dall’inizio della crisi oltre 800mila persone hanno perso il posto di lavoro. Dal 2008 ci sono state ben 3,3 miliardi di ore di cassa integrazione che hanno interessato oltre 500mila lavoratori. Di questi, la metà sono lavoratori precari e sotto qualificati, giovani, migranti e donne – si legge nel rapporto – . II potere d’acquisto dei redditi e tornato ai livelli del 2001. Un giovane su tre e disoccupato, nel Mezzogiorno uno su due”. Per questo “Sbilanciamoci!” propone un finanziamento di un miliardo di euro, spalmato su tre anni, sotto forma di credito per le imprese che decidono di trasformare i parasubordinati e i lavoratori a tempo determinato in lavoratori dipendenti. Con questo stanziamento si regolarizzerebbero 250 mila lavoratori precari.
Nel rapporto si sottolinea che i provvedimenti del governo sono stati socialmente iniqui, “colpendo le classi a basso e medio reddito e senza toccare i privilegi e le ricchezze”, misure considerate “puramente di facciata per ciò che riguarda il rilancio dell’economia. Anzi sono state tolte risorse alle politiche sociali, rendendo il paese ancora più indifeso”. Per questo si chiede al Governo di portare avanti un piano serio di lotta all’evasione fiscale che porterebbe nelle tasche dello Stato 15 milioni di euro. Ma anche una patrimoniale del 5 per 1000 sui patrimoni oltre i 500mila euro e una tassazione su armi e automobili. Sul fronte degli armamenti si chiede, in particolare, che l’Italia rinunci alla produzione di 131 cacciabombardieri, di 4 sommergibili e delle due fregate “Orizzonte”. Non solo, ma nel rapporto si stima che il ritiro dall’Afghanistan farebbe risparmiare 616 milioni.
“Oggi sembra che la strada per uscire da questa situazione sia obbligata: stringere la cinghia e accettare piani di austerità per rimettere in sesto i conti pubblici – sottolinea Sbilanciamoci – Come dire che l’eccesso di debito passato dalla finanza agli Stati deve ora passare dagli Stati ai cittadini, altrimenti la stessa finanza si arrabbia. È una situazione a dire poco paradossale”. E se invece delle spese guardassimo alle entrate? Si chide l’organizzazione: “L’evasione fiscale in Italia supera i 150 miliardi di euro l’anno, però, è difficile parlare di lotta all’evasione mentre il governo annuncia condoni fiscali. Perché l’Italia non segue i Paesi e le istituzioni europee che chiedono l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie per contrastare la speculazione e generare un gettito? Perché ancora oggi e cosi difficile parlare dell’introduzione di una tassa patrimoniale?”. Tra le altre proposte della Controfinanziaria: incentivi all’economia solidale con la promozione dei Distretti di economia solidale e dei Gas, l’adozione del software libero da parte delle amministrazioni e uno stanziamento di 400 milioni per la piccola imprenditoria nelle aree svantaggiate. (ec)
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