Legali Parolisi, traccia ematica lo scagiona. La madre: mio figlio è bravo, tranquillo

Per gli avvocati del caporalmaggiore in carcere con l’accusa di aver ucciso la moglie lo scorso 18 aprile nel bosco di Ripe di Civitella del Tronto (Teramo), una traccia di sangue presente sulla coscia destra di Melania Rea, lasciata dal polsino di un indumento a manica lunga con zigrinature, scagionerebbe Salvatore Parolisi . Sarebbe questa per […]

Per gli avvocati del caporalmaggiore in carcere con l’accusa di aver ucciso la moglie lo scorso 18 aprile nel bosco di Ripe di Civitella del Tronto (Teramo), una traccia di sangue presente sulla coscia destra di Melania Rea, lasciata dal polsino di un indumento a manica lunga con zigrinature, scagionerebbe Salvatore Parolisi . Sarebbe questa per i legali di Parolisi la firma del vero assassino.

Gli avvocati Nicodemo Gentile Valter Biscotti, dicono:  “Parolisi non puo’ aver lasciato quei segni,perche’ quel pomeriggio, cosi’ come inequivocabilmente risulta da testimonianze anche video, indossava una t-shirt a maniche corte, quindi prive di polsini o altro elemento suscettibile di lasciare simili tracce”. I difensori del marito di Melania, si chiedono come mai questo dato fondamentale sia stato trascurato inspiegabilmente dalla Procura di Teramo.

“Mio figlio è un bonaccione, è un ragazzo bravo, tranquillo. Il mio cuore mi dice che non è stato lui a uccidere Melania”. Pochi giorni prima che la Corte di Cassazione decida sulla richiesta di scarcerazione di Salvatore Parolisi, la madre Vittoria, 70 anni, corre in sua difesa, sulle pagine di Vanity Fair, insieme alla figlia Francesca, 41, sorella maggiore del caporalmaggiore. È la prima volta che le due donne accettano di parlare a cuore aperto del dramma che ha colpito la loro famiglia, una tipica famiglia del Sud, numerosa (quattro figli), fatta di persone semplici e molto riservate. La Corte di Cassazione, il 28 novembre dovrà decidere se far uscire oppure no Salvatore Parolisi dal carcere, come hanno chiesto i suoi avvocati Nicodemo Gentile e Walter Biscotti. “Cerco di non illudermi. Non so se potrei sopportare un parere sfavorevole”, dice la madre Vittoria con gli occhi pieni di lacrime: “Io c’ho un dolore doppio: per la morte di Melania, che amavo come una figlia, e per Salvatore, che sta in carcere da innocente”.

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