“Noi immigrati abbiamo due marce in più ed è per questo che se Giuliano Melani, l’imprenditore che ha annunciato l’acquisto di 20 mila euro di Btp su un importante quotidiano nazionale per aiutare il Paese ad uscire da una drammatica situazione, io ne comprerò 40 mila quale segno di solidarietà nei confronti del paese che ho scelto come mia Patria”. È l’annuncio fatto questa mattina dall’imprenditore siriano Radwan Khawatmi, presidente dell”associazione Nuovi italiani, intervenuto durante la presentazione della ricerca “Il profilo nazionale degli immigrati imprenditori in Italia” in corso al Cnel e curata dall’Organismo Nazionale di Coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri (Onc). Khawatmi ha rivolto anche un appello a tutti i lavoratori e imprenditori immigrati presenti in Italia per “dare un segnale” al Paese. “Questo mio personale impegno a investire parte dei miei risparmi non basta – ha spiegato Khawatmi -. Lancio un appello a tutti i Nuovi Italiani, e in particolare ai 2 milioni e mezzo tra lavoratori e piccoli e medi imprenditori, affinché seguano il mio esempio ed acquistino Btp, ciascuno secondo le proprie possibilità, mille o diecimila euro, l’importante è dare questo grande segnale al nostro Paese”.
Per Khawatmi, italiani e “nuovi italiani” insieme possono cambiare le sorti del Paese. “Non possiamo stare fermi a guardare quando il Paese ci chiama – ha spiegato Khawatmi -. Non resteremo indifferenti quando l’Italia ci chiede di dare il nostro contributo, noi siamo parte di questo Paese e non lasceremo a certi leader europei di dettare le loro condizioni capestro per salvare l’Italia. Noi assieme ai nostri fratelli Italiani siamo in grado di sostenere il nostro debito e passeremo questa fase delicata che il nostro Paese sta attraversando”. L’imprenditore siriano, ha ricordato come il contributo degli stranieri in Italia ha un suo peso specifico. “Nel 2010 i nuovi Italiani hanno prodotto l’11,2% del Pil italiano – ha precisato -, pari a circa 130 miliardi di euro. Grecia e Portogallo sono vicini alla bancarotta per un simile importo. I Nuovi Italiani, inoltre, hanno creato negli ultimi anni 213mila nuove imprese, in un periodo in cui centinaia di migliaia di attività sono andate perse a causa della crisi economica”. Complessivamente, ha aggiunto Khawatmi, “i nuovi italiani hanno dichiarato un reddito ufficiale pari a 33 miliardi nel 2009 e a 37 miliardi nel 2010”. Tra i dati snocciolati, infine, anche una nota amara che riguarda la previdenza. “L’anno scorso abbiamo versato oltre 9 miliardi di euro nelle casse dell’Inps – ha spiegato Khawatmi -, ricevendo in cambio poco o niente, in quanto l’età media dei nostri lavoratori è tra i 22 e i 30 anni e di conseguenza lontana dall’età pensionabile”.
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