Per promuovere il recupero di una sensibilita’ sociale e dei valori di altruismo e civilta’ attraverso eventi e manifestazioni i cui protagonisti saranno i bambini, domenica in diverse piazze e strade della Capitale si festeggera’ la “prima Giornata della cortesia per Roma”, un’iniziativa pensata dalla Fondazione ‘Insieme per Roma’ . A presentare l’iniziativa, quest’oggi, sono stati il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, l’assessore alla Famiglia, Gianluigi De Palo, e la presidente della Fondazione ‘Insieme per Roma’, Monica Lucarelli, che per l’occasione ha anche presentato il nuovo logo della sua organizzazione: un Colosseo blu stilizzato. La Giornata della Cortesia, realizzata con il contributo delle associazioni e dei comitati di quartiere, prevede quattordici “interventi” in vari municipi di Roma e coinvolgera’ 30 classi di scuole elementari cittadine.
“Dopo sei mesi di lavoro- ha spiegato Lucarelli- lanciamo oggi questo primo progetto. La fondazione e’ nata per creare un ponte tra Comune e cittadini, con l’obiettivo di abbassare il punto di vista all’altezza dei bambini, che rappresentano una voce critica spontanea, scevra da limiti, vincoli o sovrastrutture”. “Per questo- ha aggiunto Lucarelli- con la Giornata della cortesia vogliamo pensare a soluzioni sociali di cambiamento reale in modo trasversale ed attraverso iniziative che coinvolgono tutti”. De Palo ha spiegato nel dettaglio come saranno coinvolti i bambini. “Il progetto e’ pensato per trenta scuole e sessanta classi- sono state le sue parole- per ogni classe partecipante chiediamo un elaborato grafico sulla citta’, che esprima visivamente come viene percepita la Citta’ dai bambini, l’invenzione di uno slogan per la giornata della Cortesia e stilare un decalogo delle buone maniere. I disegni andranno in una mostra itinerante nelle scuole tra aprile e maggio. E all’Auditorium Parco della Musica verranno premiati i primi tre elaborati”.
Alemanno, infine, ha detto di “aver apprezzato un’iniziativa frutto di un lavoro basato esclusivamente sul volontariato. Il risultato e’ quello di coinvolgere i bambini insieme alle associazioni ed ai comitati di quartiere che devono produrre sinergicamente delle azioni dirette finalizzate al bene comune. Serve una grande mobilitazione ispirata alla sussidiarieta’”.
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