Torna libera Adama Kebe, la donna senegalese che da 96 giorni era rinchiusa nel Centro di identificazione ed espulsione di via Mattei dopo aver denunciato, nonostante fosse irregolare, le violenze dell’ex compagno. Nei giorni scorsi e in occasione della Giornata mondiale contro la violenza alle donne del 25 novembre le associazioni Trama di Terre e Migranda si erano mobilitate per chiedere la liberazione di Adama, chiedendo anche al neo ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri di prendere posizione in merito. Ora Adama inizierà una nuova vita in un luogo protetto.
Arrivata in Italia dal Senegal, Adama ha trovato casa e lavoro in Italia grazie a un uomo che, in seguito è diventato il suo compagno, e che poi le rubava parte dello stipendio minacciando di denunciarla. Il 26 agosto Adama ha avuto il coraggio di denunciare ai Carabinieri di Forlì di essere stata picchiata, stuprata e ferita alla gola con un coltello da quell’uomo. Ma, essendo senza permesso di soggiorno, è stata portata al Cie di Bologna. Lo scorso 25 ottobre su richiesta del suo avvocato due medici dell’associazione Sokos sono entrati al Cie e hanno raccolto la denuncia della donna. All’appello delle associazioni di donne per chiederne la liberazione hanno aderito anche gli assessori comunali Matteo Lepore e Luca Rizzo Nervo e il sindaco Virginio Merola. (lp)
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