Maurizio Gasparri, nel corso della trasmissione ‘In Onda’, su La7 ha detto che non ci sarà nessun aumento dell’aliquota Irpef del 41%. Il leader del Pd Pier Luigi Bersani, in conferenza stampa, al termine dell’incontro con il premier Mario Monti a palazzo Chigi ha dichiarato che per quanto riguarda l’evasione fiscale ”le misure ipotizzate e che abbiamo letto e percepito secondo noi non sono sufficienti alla bisogna e abbiamo avanzato una serie di proposta”. L’entità della manovra si aggira intorno ai 20 miliardi di euro a cui si aggiungono 4 miliardi previsti dalla delega fiscale. E’ quanto riferiscono fonti parlamentari dei partiti che hanno partecipato alle consultazioni di oggi a palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Mario Monti.
“Parliamoci chiaro: quando un medico arriva difficilmente prescrive medicine buone, quasi sempre si tratta di medicine amare. Soprattutto quando si tratta di salvare il malato”. Lo ha detto il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, dopo l’incontro con il premier a palazzo Chigi. “La manovra che stiamo discutendo sarà severa e pensante. Noi abbiamo chiesto conservi queicriteri rigore coniugati ad equità “. Lo ha detto il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini. Il Terzo polo esprime “Vigile solidarietà” al governo Monti anche se la manovrà sarà pesante perché egli deve “fare cose che per lungo tempo non sono state fatte”; il che implica “comprensione delle ragioni” della manovra stessa, ha detto Casini.
Il segretario del Pdl Angelino Alfano ha sintetizzato il senso del suo confronto con il premier Mario Monti sul tema della manovra anti-crisi, dicendo: “La nostra principale raccomandazione è quella di procedere con equità”, in modo che il “carico sia parametrato rispetto alla capacità dei contribuenti”, mettendo la famiglia in “un ruolo centrale”. “Monti – ha quindi sottolineato Alfano – è stato chiamato proprio a prendere decisioni non facili, non per fare una passeggiata nei giardini splendidi di Villa Madama”. “Il suo cammino – ha concluso il segretario del Pdl – non sarà semplice, e ci rendiamo conto che non possono essere decisioni facili quelle che è stato chiamato, nelle condizioni a tutti note, a prendere”.
Alfano però boccia l’ipotesi di aumentare l’aliquota Irpef per i redditi superiori a 55mila euro: “Non possono pagare sempre gli stessi – dice il segretario del Pdl – non sono ricconi; probabilmente sono vittime della crisi. Il Pdl avrebbe un grande problema a votare un provvedimento del genere. Per noi 55mila euro non evidenziano fasce da colpire ma soggetti già tartassati”.
Il Consiglio dei ministri, inizialmente previsto lunedì, potrebbe essere anticipato a stasera, secondo quanto si apprende in ambienti di governo. A Palazzo Chigi, a quanto si apprende, la macchina organizzativa è stata avviata per un possibile anticipo della riunione. Al momento, tuttavia, i vari ministri non sono ancora stati convocati.
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