I genitori tendono a sottostimare l’abitudine dei propri figli a utilizzare alcol e droghe: lo rivela l’Eurispes, che oggi ha presentato l’Indagine conoscitiva sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza 2011. L’85,3% degli adulti ritiene che non i propri figli non si ubriachino mai, contro il 72,7% di ragazzi che afferma di non ubriacarsi mai. Per gli adulti i figli si ubriacano spesso e qualche volta rispettivamente nello 0,4% e nel 3,5% dei casi, mentre i figli indicano percentuali diverse (3,4% e 12%). Anche rispetto al consumo di hashish e marijuana le valutazioni dei genitori circa il consumo da parte dei figli risultano sottostimate: i figli indicano di farne uso qualche volta o spesso nel 4,7% dei casi, a fronte di uno 0,9% dei genitori. L’Eurispes valuta che “per la loro naturale reticenza a confessare comportamenti a rischio e disapprovati dagli adulti” i ragazzi possano aver sottostimato i dati che li riguardano, tuttavia la valutazione dei genitori rimane ottimistica.
Anche sullo stato d’animo e il benessere dei figli appaiono in generale più fiduciosi: oltre la metà dei genitori (50,7%) ritiene che il proprio figlio non si senta mai depresso, a fronte di un più contenuto 40,8% di ragazzi che dice di non sperimentare mai questa condizione psicologica; quasi il 26% dei ragazzi afferma di sentirsi depresso qualche volta o spesso. Il 16,2% degli adolescenti afferma di sentirsi spesso annoiato, mentre solo l’8,6% dei genitori crede che il proprio figlio si senta spesso così. Il 6,1% dei ragazzi, infine, si sente spesso angosciato, a fronte del 2,4% dei genitori con la medesima percezione; il 38,4% dei ragazzi dice di non provare mai angoscia, ma fra i genitori è più elevata la quota di chi non attribuisce mai questo stato d’animo al proprio figlio (43,9%).
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