Nell’occasione della mostra Gaudí e la Sagrada Familia: Arte, scienza e spiritualità, inaugurata lo scorso 24 novembre, e che si potrà visitare – con ingresso gratuito – fino al 15 di gennaio 2012 nel Braccio di Carlomagno presso la Basilica di San Pietro in Vaticano, la Fondazione Joan Maragall e la Fondazione Junta Constructora del Templo de la Sagrada Familia organizzano due sessioni accademiche nella città di Roma per lunedì 12 e mercoledì 14 prossimi.
Il primo appuntamento si terrà al MAXXI, lunedì 12 dicembre alle ore 18, con ingresso libero fino ad esaurimento dei posti, e vedrà gli interventi del card. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, e dell’Architetto Mario Botta, in un dialogo a due voci, moderato dalla Prof.ssa Maria Antonietta Crippa, e dal titolo Architettura: simbolo e sacro. Un secolo dopo Gaudí.
Il secondo appuntamento, dal titolo L’Epoca di Gaudì in Catalogna e in Italia, si terrà presso l’Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede mercoledì 14 dicembre alle ore 18. Vi prenderanno parte il Direttore dell’Osservatore Romano,Giovanni Maria Vian e il saggista, critico letterario e presidente della Società Verdaguer, Prof. Ricard Torrents. La presentazione della conferenza sarà a cura del Dr. Antoni Matabosch, presidente onorario della Fondazione Joan Maragall. L’ingresso è esclusivamente ad invito.
Nel rinascimento culturale catalano, Antoni Gaudí è l’esempio più prettamente universale del dialogo fra arte e fede. Gaudì riunisce, quale sublime artista, un riconosciuto valore artistico e quell’innegabile senso di cristianità che si sintetizza e trova la sua massima espressione nella Basilica della Sagrada Familia. Cultura e cristianesimo sono segni ed espressioni di pensiero e poetica che ricorrono con una certa frequenza nelle grandi figure che hanno delineato i valori più alti della cultura in Catalogna. Nel mondo letterario, due grandi nomi, indiscutibili: Jacint Verdaguer e Joan Maragall, ambedue grandi poeti il cui contributo al sapere e alla cultura della regione è imprescindibile; ambedue legati all’evoluzione e all’arricchimento della lingua catalana. Antoni Gaudí, quale figura di congiunzione poetica, pur su un versante altro, è l’artista che, nella stessa epoca, contribuisce alla poetica catalana nella forma che si vuole delineare e descrivere come la “poesia scolpita nella pietra”. L’architettura, così come la musica, diviene linguaggio universale.
Nelle due conferenze proposte, la figura di Gaudì è il punto di partenza del dialogo fra architettura e trascendenza, e dell’epoca in cui visse l’artista, tanto in Catalogna quanto in Italia.
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