Marco Cuccagna, il direttore generale di Equitalia colpito ieri da un plico bomba, nella sede dell’agenzia di via Millevoi a Roma, è stato rivendicato dalla Fai (Federazione anarchica informale” . Cuccagna ieri è stato operato e i medici sono riusciti a salvargli la vista e a suturargli le tre dita lacerate dall’esplosione, anche se ha perso una falange dell’anulare. I medici del Sant’Eugenio di Roma hanno spiegato di avergli estratto “numerosi corpi estranei congiuntivali, corneali e sclerali, piuttosto profondi”.
Un dipendente di Equitalia, Marco Lotito,ai microfoni di TmNews, ha detto:”Sembrava una porta tagliafuoco, invece era una bomba. E’ stato un atto dimostrativo perchè in questo paese non fa comodo attaccare Equitalia. Non si può stare allegri, è ovvio. Personalmente penso che questa sia la campagna di odio portata avanti da qualcuno… Radio… Anche le istituzioni”.
Allerta per nuovo attentato, una terza bomba potrebbe essere recapitata a un’atra banca o istituzione europea. Infatti il volantino dentro il plico è simile nei contenuti a quello contenuto nel plico esplosivo recapitato nei giorni scorsi all’amministratore delegato della Deutsche Bank, Josef Ackermann, a Francoforte. Inoltre nella busta è stato rilevato il timbro postale di un ufficio milanese, il plico quindi è stato spedito da Milano come nel caso di Francoforte.
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