“Siamo usciti dal ‘cono d’ombra’ di Copenaghen. L’accordo – ha detto il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, che nei giorni scorsi ha partecipato personalmente alla trattativa – supera i limiti del Protocollo di Kyoto e ha una dimensione globale” offrendo all’Europa, e soprattutto all’Italia, la possibilità di costituire la “piattaforma” per lo sviluppo con le grandi economie emergenti, Brasile, Cina, India, Messico e Sudafrica”.
Il ministro ha continuato, “L’Italia e’ nel gruppo di testa dei paesi che hanno voluto l’accordo di Durban, ed ora siamo impegnati a dare seguito all’accordo nelle politiche nazionali, nella nostra partecipazione alle decisioni europee e nel rafforzamento del nostro partenariato con Brasile, Cina, India, Messico e Sud Africa. Il primo impegno in questa direzione e’ il pieno appoggio alla rapida approvazione delle direttive europee sull’efficienza energetica e sulla fiscalita’ energetica, per assicurare condizioni favorevoli di mercato per lo sviluppo e la disseminazione delle tecnologie energetiche a basso contenuto di carbonio”.
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