Alla Camera oggi è atteso il voto finale sul testo della ‘manovra economica’, un provvedimento, recante disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici (C. 4829), su cui ieri il governo Monti ha posto la fiducia.
Pdl, Pd e Udc hanno annunciato che voteranno sì, mentre contro si schiereranno Lega e Idv.
“Senza questa manovra – ha detto Monti – “sarebbero poi necessari sacrifici molto più gravi”.
La legge dopo passerà al Senato dove si prevede l’approvazione prima delle feste natalizie. Fra le novità ci sono le pensioni rivalutate al 100% fino a 1.400 euro, le detrazioni alle famiglie per l’Imu prima casa, il tabacco sfuso più caro, l’aumento della tassa sui capitali ‘scudati’, la frenata sulla vendita dei farmaci nelle parafarmacie, un maggior tempo per recuperare le somme dovute dai ‘furbi’ dei condoni del 2003.
Per il ministro allo Sviluppo economico, Corrado Passera, “la situazione è anche peggio di quello che ci aspettavamo. Siamo in recessione, se qualcuno aveva ancora dubbi”.
Monti avverte: “Non voglio spaventare troppo gli italiani, ma senza questa manovra” spiega “l’alternativa non sarebbe la vita senza sacrifici ma la vita con sacrifici molto più gravi”.
Ieri, in aula a Montecitorio, è stata la Lega la protagonista mentre il ministro Piero Giarda poneva la questione di fiducia. I deputati leghisti hanno intonato cori ‘vergogna, vergogna’. “Fini è incapace di gestire l’Aula”. Così sul quotidiano Libero Gianluca Pini (Lnp) spiega quanto accaduto ieri nell’Aula di Montecitorio. “Ho dato del cialtrone a Gianfranco Fini senza tanti problemi – continua Pini – dicendo in faccia alla terza carica dello Stato quello che molti suoi colleghi deputati non hanno mai osato fare, magari pur volendo. Cercavo di fargli capire che c’era un’irregolarità procedurale e lui aveva il dovere di starmi a sentire. Mi ha liquidato in maniera altezzosa e con una spocchia senza limiti. Noi siamo stati provocati”. E sulla manovra l’esponente del Carroccio dice “è terribile, alienante. Penalizza un sacco di gente e salva i soliti. Non è equa e non taglia gli sprechi”.
Non ci siamo tirati indietro: responsabilmente abbiamo appoggiato misure anche impopolari. Il nostro obiettivo era e rimane salvare il Paese dal baratro. Tuttavia, dopo le azioni di rigore necessarie per salvare il malato in pericolo di vita, ora bisogna puntare a far sì che il malato torni a stare meglio, quindi chiediamo azioni forti ed efficaci a sostegno della crescita del Paese”. Lo afferma, in una nota, il portavoce nazionale dell’Unione di centro, Antonio De Poli. “Ai cittadini va spiegato – prosegue De Poli – che se l’Italia si salverà non sarà di certo merito della Lega che ha fatto ostruzionismo presentando un numero spropositato di emendamenti ma di chi in modo responsabile guarda non al consenso del proprio elettorato ma alla salvezza del nostro Paese che, senza questa manovra, non sarebbe stato più in grado di pagare pensioni e stipendi pubblici”.
Alle 9 questa mattina comincerà la seduta. Ci saranno poi le dichiarazioni di voto sulla fiducia e il voto di fiducia. Si passerà quindi agli ordini del giorno, mentre nel tardo pomeriggio sono previste le dichiarazioni di voto e il voto finale sul decreto che verrà trasmesso al Senato per il via libera definitivo.
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