Cesare Damiano, capogruppo Pd nella commissione Lavoro di Montecitorio, ha detto: “Mentre il governo si appresta a varare la fase due al Consiglio dei ministri di mercoledì, dobbiamo dire con chiarezza che la fase uno per noi non è conclusa. Mi riferisco al tema delle pensioni, a proposito del quale vanno onorati gli impegni presi dall’esecutivo. Gli ordini del giorno accolti dal parlamento, con l’approvazione del governo, chiedono la cancellazione delle penalizzazioni dell’assegno pensionistico per chi utilizza i 42 anni di contributi e l’estensione a tutti coloro che si sono licenziati, prevedendo di andare in pensione nel 2012 e nel 2013, del diritto ad utilizzare le vecchie regole previdenziali. Inoltre, dopo aver letto i dati dell’Inps che indicano una drastica riduzione del numero di lavoratori che accedono alla pensione nel 2011, riteniamo che debba essere affrontato il tema della gradualità per coloro che sono nati negli anni ’50 e che corrono il rischio di compiere un balzo fino a sei anni, il doppio del tempo previsto dal famigerato scalone Maroni. Non ci siamo mai chiusi a nuovi interventi sul sistema ma occorre riconoscere che avevamo ragione nel ritenere gli interventi adottati troppo drastici e indifferenti alle condizioni di disagio sociale che determinano per molti cittadini”.
Damiano(Pd), pensioni: non ancora chiusa fase 1
Cesare Damiano, capogruppo Pd nella commissione Lavoro di Montecitorio, ha detto: “Mentre il governo si appresta a varare la fase due al Consiglio dei ministri di mercoledì, dobbiamo dire con chiarezza che la fase uno per noi non è conclusa. Mi riferisco al tema delle pensioni, a proposito del quale vanno onorati gli impegni presi […]
Lascia un commento