Toscana: mafia in aumento, fatturati 15 miliardi

Ammonta a circa 15 miliardi di euro il fatturato della mafia in Toscana nel 2011. E’ quanto sostiene il rapporto 2011 della fondazione Antonino Caponnetto, un “rapporto che inquieta” perché “ha un trend in salita” e perché “certifica una presenza mafiosa imponente in un territorio non mafioso”. “La Toscana è comunque una terra attenta – […]

Ammonta a circa 15 miliardi di euro il fatturato della mafia in Toscana nel 2011. E’ quanto sostiene il rapporto 2011 della fondazione Antonino Caponnetto, un “rapporto che inquieta” perché “ha un trend in salita” e perché “certifica una presenza mafiosa imponente in un territorio non mafioso”. “La Toscana è comunque una terra attenta – precisa il rapporto curato da Salvatore Calleri – Ha la prefettura di Firenze sempre all’erta che ha creato un gruppo di coordinamento con le altre prefetture con un gruppo interforze che monitorizza gli appalti. La Toscana ha la polizia di stato, i carabinieri, la guardia di finanza, la Dia e la Dda attente, oltre a una classe politica che si accorge man mano del problema”.

A preoccupare maggiormente la fondazione Caponnetto sono i porti toscani, in particolar modo quello di Livorno e di Marina di Carrara, che “sono in asse con quello calabrese di Gioia Tauro”.
La provincia maggiormente colpita dalla presenza mafiosa è Massa Carrara, che “risulta appetibile per la posizione geografica e per il tipo di economia. Da un lato – spiega il rapporto – vi sono le cosche del ponente ligure e dall’altro gli interessi di gruppi provenienti dal sud in arrivo su un territorio considerato accogliente. Il territorio dimostra una discreta propensione all’uso della cocaina, alla prostituzione diffusa con numerose minorenni romene e, ad aggravare il tutto, ci sono i molteplici incendi dolosi. Non bisogna poi dimenticare il marmo e tutto ciò che ruota attorno ad esso: dal lavoro nero nelle cave al trasporto fino agli appalti”. La provincia meno a rischio sembra essere invece quella di Grosseto.

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