Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, rispetto alla decisione annunciata da alcune associazioni di categoria di autosospendersi dal Patto per lo Sviluppo, afferma che: “Il Patto per lo sviluppo non è la riproposizione del vecchio tavolo della concertazione dove si distribuivano alle corporazioni risorse che, per la verità, neppure c’erano ipotecando, attraverso la spesa pubblica in deficit, il futuro dei giovani abruzzesi. Il mondo è cambiato – aggiunge Chiodi – e lo stesso Governo Monti sta tentando di correggere questa anomalia che contraddistingue l’Italia. Oggi la novità – continua – è l’esplicita ammissione da parte dei governi nazionali e regionali che i soldi pubblici sono ridotti al lumicino. Non si può pensare di tassare ulteriormente i cittadini o indebitarci di più sottraendo definitivamente il futuro ai giovani abruzzesi. Spero – conclude il presidente della Regione – in un ripensamento che non significhi però il voler riproporre vecchi modelli concertativi che ormai non sono più adeguati alla realtà”.
Abruzzo, Chiodi: “Il Patto per lo sviluppo non è un tavolo della concertazione”
Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, rispetto alla decisione annunciata da alcune associazioni di categoria di autosospendersi dal Patto per lo Sviluppo, afferma che: “Il Patto per lo sviluppo non è la riproposizione del vecchio tavolo della concertazione dove si distribuivano alle corporazioni risorse che, per la verità, neppure c’erano ipotecando, attraverso la spesa pubblica […]
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