Haiti,12 gennaio 2010: la vita viene sconvolta. Il cibo resta ancora una priorità

La situazione ad Haiti resta grave, nonostante l’impegno delle ong e associazioni. Il cibo resta una priorità.  Sono trascorsi due anni dal terribile terremoto che ha causato oltre 200 mila morti e 1,5 milioni di sfollati. Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Wfp) fornisce assistenza alimentare a 1,5 milioni di persone ogni mese, ma molto resta […]

La situazione ad Haiti resta grave, nonostante l’impegno delle ong e associazioni. Il cibo resta una priorità.  Sono trascorsi due anni dal terribile terremoto che ha causato oltre 200 mila morti e 1,5 milioni di sfollati. Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Wfp) fornisce assistenza alimentare a 1,5 milioni di persone ogni mese, ma molto resta ancora da fare. Circa 1,1 milioni di bambini ricevono ogni giorno un pasto a scuola grazie al programma che coinvolge oltre 3.000 istituti scolastici, mentre circa 240 mila bambini al di sotto dei 5 anni, le donne incinte o che allattano possono contare su prodotti specifici per migliorare il proprio stato nutrizionale. Kaulard, rappresentante del Wfp ad Haiti. “Le madri e i più giovani sono la nostra priorità mentre la nutrizione rappresenta il fattore decisivo per una vita migliore delle future generazioni”. Subito dopo il terremoto, il Wfp ha fornito assistenza alimentare di emergenza a circa 4 milioni di haitiani. “Dobbiamo ricordare ogni giorno che il nostro lavoro è ben lontano dall’essere concluso”

“Nou Viv!” Storie di vita ad Haiti. Agire, l’Agenzia italiana per la risposta alle emergenze, ha dato aiuto a oltre 250 mila persone. Ha ricostruito 13 scuole, 2 orfanotrofi, 3 centri di salute, 1 mensa, 1 spazio per lo sviluppo delle arti, impiegando il 41% della raccolta totale (14,7 milioni di euro in Italia) Ma secondo Agire oltre 600 mila persone vivono ancora all’interno dei campi, senza la prospettiva di ottenere a breve un’abitazione dignitosa. L’interruzione ufficiale delle distribuzioni di acqua potabile, decretata dal governo locale, ha inoltre causato un peggioramento delle condizioni igieniche già precarie e aggravato l’epidemia di colera scoppiata a ottobre 2010 che ha finora causato circa 7.000 vittime. Quasi il 50% della popolazione vive in condizioni di insicurezza alimentare. Agire, inoltre, ha promosso attività di Cash for Work (lavoro in cambio di denaro), coinvolgendo 17 mila persone nella rimozione delle macerie, la pulizia dei canali di scolo, la riabilitazione e ricostruzione delle infrastrutture. Obiettivo: ridurre la dipendenza economica dagli aiuti. “Nou Viv! Storie di Vita ad Haiti a due anni dal terremoto”, viaggio multimediale, racconta due anni di programmi umanitari realizzati nel paese.

Haiti, 730 giorni di impegno in un video. Speciale del Vis a due anni dal terremoto per raccontare il lavoro svolto a fianco degli haitiani. Il Vis è intervenuto insieme ai Salesiani di Don Bosco subito dopo l’emergenza promuovendo “la riablitazione del paese e la realizzazione dei diritti umani delle comunità locali”. Resta alto l’impegno per il futuro, nella consapevolezza che “il contesto haitiano resta complesso e richiede uno sforzo quotidiano per le sfide che intendiamo, insieme alla popolazione e a tutti i nostri sostenitori, continuare ad affrontare”.

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