“Quanto accaduto oggi a Monticchio era ampiamente prevedibile ed annunciato”.
Inizia così una nota del CONAPO – sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco – in riferimento all’incendio che questa mattina ha completamente distrutto un MAP (Modulo Abitativo Provvisorio) a Monticchio.
“Sin dai giorni immediatamente successivi al sisma del 6 aprile 2009 – spiega Elio D’Annibale, segretario provinciale della sigla sindacale – abbiamo chiesto a gran voce, in ogni modo ed ogni sede, il potenziamento della struttura VVF nei territori colpiti dal sisma. Abbiamo chiesto uomini, mezzi e nuovi presidi che potessero continuare a garantire alla popolazione aquilana i necessari standard di sicurezza cui i cittadini hanno diritto”.
“Nello scorso mese di febbraio – ricorda D’Annibale –, a seguito dell’incendio che ha distrutto il centro polifunzionale a San Pio delle Camere, abbiano rinnovato le nostre richieste all’Amministrazione centrale tornando a sottolineare quanto fosse necessario ed urgente un intervento in tal senso. Ed anche in quell’occasione nulla si è mosso”.
“Risulta evidente ed oggettivo che l’assetto urbanistico della città e del suo comprensorio, in seguito al sisma, è notevolmente e definitivamente mutato – basti pensare, ad esempio, ai nuovi quartieri periferici sorti grazie al progetto CASE e MAP -, ed è esattamente sulla base di questi criteri che abbiamo motivato le nostre richieste che – ribadisce il CONAPO – tali sono rimaste. Come risposta abbiamo ottenuto dall’Amministrazione, e dai dirigenti locali che si sono succeduti a L’Aquila dal 6 aprile 2009 ad oggi, il silenzio assoluto e l’indifferenza più totale nei confronti delle difficoltà ed esigenze che abbiamo sempre denunciato”.
“Come per le altre vicissitudini cui hanno dovuto far fronte gli aquilani, si pensi ad esempio alla questione della restituzione delle tasse sospese – puntualizza D’Annibale -, anche in questo caso non chiediamo favori. Ciò che chiediamo è il medesimo trattamento dei Vigili del Fuoco di altre zone d’Italia che, loro malgrado, in passato hanno dovuto fronteggiare emergenze simili alla nostra e, oltretutto, infinitamente inferiori per proporzioni e distruzione rispetto al sisma aquilano. Ci riferiamo, in particolare, al terremoto di Marche ed Umbria o a quello che nel 2002 ha colpito San Giuliano di Puglia”. “In tutti i casi – ricorda il CONAPO – il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, con il supporto della classe politica, ha fatto la sua parte potenziando stabilmente gli organici dei comandi provinciali coinvolti, dotando questi ultimi dei necessari mezzi di soccorso e, in alcune circostanze, istituendo anche nuovi presidi. Nulla di tutto ciò è stato fatto a L’Aquila, a cominciare dalla sede di servizio tutt’ora inagibile ed abbandonata a se stessa”.
“Ancora una volta – prosegue il sindacato – torniamo a chiedere al Dipartimento la giusta attenzione per i Vigili del Fuoco aquilani procedendo con la massima urgenza al potenziamento dell’organico tramite la riclassificazione del comando dell’Aquila; nuovi mezzi per fronteggiare adeguatamente il soccorso tecnico urgente; una nuova sede di servizio che consenta al personale di lavorare in condizioni tecniche, logistiche ed igienico sanitarie accettabili; l’istituzione di due nuovi presidi – ad Est e ad Ovest del capoluogo – indispensabili a garantirci una presenza più capillare sul territorio con il conseguente notevole abbattimento delle tempistiche in caso di intervento e la doverosa considerazione nei confronti della collettività garantendo a quest’ultima i doverosi standard di sicurezza”.
“Ci auguriamo – conclude la nota – che le nostre richieste siano recepite con urgenza senza che sia necessaria la tragedia, che fortemente scongiuriamo, rincorrendo a posteriori inutili responsabilità”.
L’Aquila, brucia un MAP, tragedia annunciata
“Quanto accaduto oggi a Monticchio era ampiamente prevedibile ed annunciato”. Inizia così una nota del CONAPO – sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco – in riferimento all’incendio che questa mattina ha completamente distrutto un MAP (Modulo Abitativo Provvisorio) a Monticchio. “Sin dai giorni immediatamente successivi al sisma del 6 aprile 2009 – spiega Elio D’Annibale, […]
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