Si lavora senza sosta alla ricerca dei dispersi della Concordia. Ritrovato, a bordo della nave la sesta vittima accertata del naufragio, un uomo. Il corpo è stato recuperato nel secondo ponte, aveva il giubbotto salvagente ed era un passeggero. A distanza di 48 ore dal naufragio, dalla pancia della Costa Concordia piegata a 90 gradi davanti all’isola del Giglio, riemergono i primi tre cadaveri, che si vanno ad aggiungere ai tre recuperati in acqua la sera di venerdi’. Un bilancio è drammatico ed è destinato molto probabilmente a salire ancora, visto i numeri dei 16 dispersi. E’ stata recuperata la scatola nera, da cui stanno emergendo le prime conferme: la Concordia era vicinissima alla costa e l’allarme e’ stato dato un’ora dopo l’impatto con lo scoglio. Perche’? Forse per la consetudine di fare l’ ‘inchino’ all’isola suonando le sirene, un’ usanza che tutti i comandanti, e dunque anche Schettino, hanno rispettato. Il comandante Francesco Schettino ora è al centro dell’inchiesta. L’uomo avrebbe dato l’allarme un’ora dopo l’impatto e quando gli uomini della Guardia Costiera gli avrebbero detto di risalire sulla nave, lui si sarebbe rifiutato.
Il commissario capo della nave, Marrico Giampetroni, è stato tratto in salvo. Molti gia’ lo chiamano eroe poichè la sera del disastro ha salvato moltissima gente a raggiungere le scialuppe. Poi e’ tornato nel salone ristorante per vedere se c’era qualcun altro ed e’ scivolato, rompendosi la gamba. ”Ho sempre sperato nella salvezza” ha detto ai pompieri quando l’hanno raggiunto e portato via dall’incubo.
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