E’ una delle più popolari corse italiane sulla distanza dei 42,195 km, la Treviso Marathon, promossa da sei società sportive . All’appuntamento del 4 marzo 2012 ci sarà anche Alex Zanardi, che in questa maratona ha già corso nel 2010 e 2011. Ma l’annata in corso per l’ex pilota bolognese dovrebbe culminare, questo è l’auspicio, con le Paralimpiadi di Londra. “Treviso, nei miei programmi, è il primo impegno sulla maratona del 2012 – conferma Zanardi -. La gara è velocissima e vicina a casa (Alex risiede nel territorio padovano, ndr). Sarà un bel modo per iniziare la marcia di avvicinamento a Londra”. La vicenda sportiva e umana di Zanardi lo vede come pilota di Formula Uno e Formula Indy. Zanardi ha perso entrambi gli arti inferiori nel 2001 in seguito ad un incidente automobilistico sul circuito del Lausitzring, in Germania ed è stato nel 2007, quasi per caso, che ha scoperto l’handbike, una speciale carrozzina in cui la spinta delle braccia si trasmette alle ruote tramite una manovella. “E’ stato amore a prima vista”, commenta chi lo conosce, e nel 2010, ancora nella Marca, in occasione della Settimana tricolore di ciclismo, Alex ha conquistato il suo primo titolo italiano.
Nel 2011 ha vinto l’argento nella prova a cronometro ai mondiali di Roskilde (Danimarca), in autunno ha ottenuto la sua prima vittoria alla maratona di New York, siglando anche il record del percorso. E a Venezia si è reso protagonista di una straordinaria impresa, trainando per tutta la maratona la carrozzina dell’amico Francesco Canali, affetto da Sla. Racconta il team della Treviso Marathon che nel 2010, quando partecipò per la prima volta alla maratona, gli fu fatale l’ultima curva: sbagliò traiettoria a poche decine di metri dal traguardo e l’errore gli tolse la possibilità di affrontare la volata finale. L’anno scorso, invece, in una gara veloce come poche, Zanardi si è imposto allo sprint in 1h 03’01”, suo miglior tempo di sempre. Significa che ha percorso la distanza tra Vittorio Veneto e Treviso a una media di oltre 40 km/h. “Torno anche per questo – conclude Zanardi -. Nel 2011 è stata una gara straordinaria, ma sono sicuro che si possa fare meglio. E ci proverò”. (ep)
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