Ormeggiata allo scivolo numero sette del porto Marina Grande di Procida, riservato alle navi in sosta inoperosa secondo Ordinanza n. 26 del 05/08/2010 del locale Ufficio Circondariale Marittimo, la m/n Benedetta II è al centro di un vero e proprio “caso” per la Guardia Costiera di Procida. L’unità, iscritta nei registri navi minori e galleggianti di Vibo Marina, era stata a scafo nudo dalla società Procida Lines ed immessa in linea dalla Giunta Regionale Campania in sostituzione della M/N Casamicciola Terme I, frattanto trasferita in cantiere per lavori di adeguamento strutturale. Dopo lo sbarco del comandante per malattia, il 3 dicembre u.s., la Guardia Costiera aveva diffidato la società Procida Lines a rientrare in tabella di armamento, ai soli fini della sicurezza portuale, conseguendone l’imbarco, a bordo della Benedetta II, di un nuovo comandante per “solo viaggio di trasferimento”. Nello stesso tempo, l’Amministratore Unico della m/n Benedetta II, società proprietaria dell’unità, portava a conoscenza dell’Autorità Marittima una nota dalla quale si evince che la m/n Benedetta II mancherebbe di copertura assicurativa, avendo la Procida Lines disatteso detto mirato obbligo contrattuale. Di qui, sarebbe in corso la risoluzione del contratto di locazione. Tutta la documentazione in parola, unitamente ai discendenti profili di indagine esperiti dalla Guardia Costiera ed alle diverse denunce sporte nel merito della improvvisa e subitanea interruzione di pubblico servizio, è stata trasferita all’attenzione della Procura della Repubblica di Napoli e si attendono gli esiti. Tuttavia, in attesa della risoluzione delle controversie giuridiche e nelle more del preteso trasferimento della m/n Benedetta II presso il porto turistico Marina di Stabia di Castellammare, il “caso” si è ulteriormente complicato.
L’unità è, difatti, tornata sottotabella a far data da giovedì 12 u.s., a causa di ulteriori due sbarchi, entrambi per malattia, di un giovanotto di macchina e di un marinaio. Non essendo rispettata la composizione minima dell’equipaggio, prevista nel numero di cinque marittimi dalla tabella di armamento a fronte degli attuali tre imbarcati, un’eventuale trasferimento in terraferma dovrebbe essere preliminarmente autorizzato dalla superiore Capitaneria di porto di Napoli. Senza considerare che il direttore di macchina della Benedetta II ha consegnato brevi manu agli uffici dell’Autorità Marittima una nota nella quale comunica che l’unità non ha a bordo carburante sufficiente ad eseguire alcuna manovra, condizione indispensabile per definirsi “in sicurezza”. “La situazione è oramai tecnicamente insostenibile. Interesseremo la Direzione Distrettuale Antimafia, anche per una eventuale autorizzazione all’esecuzione del trasferimento in danno alla società Procida Lines” – riferisce il comadante del porto, T.V. (CP) Flavia LA SPADA. –
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