Il sito di condivisione file e video piu’ grande del mondo è stato spento dall’Fbi. Stiamo parlando di Megavideo e Megaupload che, secondo l’Fbi ha generato 175 milioni di dollari di profitti illeciti. In manette sono finite quattro persone, altre sette sono state incriminate per violazione delle leggi sul copyright e associazione a delinquere. Kim Dotcom, fondatore del sito, 37enne è tra i quattro arrestati.
In un comunicato pubblicato poco prima della chiusura, Megaupload bollava come ridicole le accuse di violazione del copyright, affermando che “la stragrande maggioranza del traffico generato dal sito è legale. Siamo qui per restare”, garantiva Megaupload, aprendo al dialogo con l’industria dell’entertainment che, scrivevano gli autori del messaggio, “vuole avvantaggiarsi della nostra popolarità”.
Il Dipartimento di Giustizia non la pensa così, tutti gli arrestati rischiano oltre 50 anni di prigione ciascuno.
Anonymous all’attacco – La risposta degli hacker del gruppo internazionale Anonymous non si è fatta attendere. I pirati informatici hanno attaccato il sito web del dipartimento della giustizia degli Stati Uniti. Anonymous ha precisato di aver attaccato in segno di rappresaglia. Alcune fonti affermano che il gruppo degli hacker ha eseguito diversi attacchi anche ai siti web del ‘Recording Industry of America’, della ‘Motion Picture Association of America’ e della ‘Universal Music’.
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