Ue, Amato: “Merkel prima di firmare l’assegno vuole vedere quadro di disciplina”

L’ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato in un’intervista all’Espresso commenta la situazione europea e il rapporto Italia-Germania, così: “Con Monti siamo in grado di dialogare. Con un governo che ha presentato le sue credenziali, ora dobbiamo tornare a essere quell’interlocutore di cui la Germania ha bisogno. Siamo in una fase difficile e impegnativa, se non si […]

L’ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato in un’intervista all’Espresso commenta la situazione europea e il rapporto Italia-Germania, così: “Con Monti siamo in grado di dialogare. Con un governo che ha presentato le sue credenziali, ora dobbiamo tornare a essere quell’interlocutore di cui la Germania ha bisogno. Siamo in una fase difficile e impegnativa, se non si sa scegliere la strategia giusta il rischio diventa grosso”.  La Merkel, prosegue Amato, “è perfettamente consapevole dei problemi che sta creando con questo suo ‘stop and go’, questo suo decidere sempre all’ultimo minuto quando nel frattempo lo spread reco è schizzato a più non posso. Preferisce aspettare che il quadro di disciplina sia definito, prima di firmare il famoso assegno…”. Sullo spread che non si attenua, Amato afferma: “I mercati hanno il problema del medio termine perché non hanno affatto chiaro il quadro del futuro. Però hanno punti di riferimento corretti. I tassi a breve sono scesi. Non dimentichiamo che Berlusconi si dimise in un momento in cui la curva si era rovesciata e i tassi a breve erano più alti nel timore che il Paese potessse andare a fondo nel giro di un mese. Ora la curva si è rimessa a posto. Ma con il debitone che abbiamo gli investitori si chiedono: ‘Ma questi tra dieci anni ce la faranno?'”.

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