Costa Concordia: in azione le unita’ antinquinamento. L’ambasciata filippina ringrazia

Oggi si sta procedendo alla bonifica della chiazza d’olio avvistata a nord del luogo in cui e’ naufragata Costa Concordia con mezzi della Castalia e le unita’ antinquinamento del Ministero dell’ambiente. Invece le operazioni di pompaggio del carburante dalla Concordia, prenderanno il via sabato. Lo ha detto oggi il prefetto Franco Gabrielli. Una sciagura  dai […]

Oggi si sta procedendo alla bonifica della chiazza d’olio avvistata a nord del luogo in cui e’ naufragata Costa Concordia con mezzi della Castalia e le unita’ antinquinamento del Ministero dell’ambiente. Invece le operazioni di pompaggio del carburante dalla Concordia, prenderanno il via sabato. Lo ha detto oggi il prefetto Franco Gabrielli.
Una sciagura  dai danni umani, ambientali ed economici immensa. Le varie commissioni d’inchiesta chiariranno tutti gli aspetti di questa tragedia, ma resta in tutti noi, naviganti e non, l’amarezza di vedere quanta poca serietà, quanta irresponsabilità e leggerezza sono emerse da parte dei principali protagonisti.

Centottanta cittadini filippini e 170 indonesiani, rimasti senza nulla, lontani dal loro paese e dalle loro famiglie. Sono i 350 lavoratori stranieri che il 13 gennaio scorso si trovavano a bordo della nave Costa Concordia, naufragata al largo dell’Isola del Giglio. Si è parlato di loro come degli “angeli” che hanno aiutato e portato in salvo centinaia di persone. Lavoratori provenienti da paesi lontani, erano sbarcati completamente bagnati, infreddoliti e quasi tutti a piedi nudi. Nessuno di loro aveva abiti di ricambio, né una famiglia o una casa a cui chiederli. Si sono rivolti alla Comunità di Sant’Egidio che, dal Centro di raccolta e smistamento di Roma, la “Città eco solidale”, ha inviato in poche ore ai naufraghi giacconi, scarpe, generi di prima necessità e indumenti pesanti con cui potersi coprire. L’Ambasciata filippina presso la Santa Sede ha voluto ringraziare particolarmente la Comunità di Sant’Egidio per il sostegno, facendo sapere che tutti i cittadini filippini, dopo una messa di ringraziamento, sono ora in viaggio per Manila, mentre un solo connazionale è ancora nel nostro Paese perché ricoverato in ospedale.

Il gesto di solidarietà ci qualifica un pò, il discredito che con la Costa Concordia ha fatto cadere  sulla nostra Marina commerciale, agli occhi soprattutto degli stranieri (ce ne erano più di seicento a bordo, e forse una ventina ne sono morti), è grande e  sicuramente avrà conseguenze di diminuita fiducia ed economiche sull’intero settore del turismo italiano da crociera.

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