“Imprenditrici per L’Aquila” è il titolo dell’iniziativa promossa dalla Fondazione Bellisario in calendario il 24 Marzo al San Donato Resort & Spa di Santi di Preturo. “L’Aquila oltre la crisi economica e finanziaria” e “Le Imprenditrici per l’Aquila: insieme per la rinascita” le due tavole rotonde che vedranno tra i protagonisti il Ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca appena incaricato dal Presidente Monti del coordinamento dei provvedimenti per accelerare la ricostruzione dell’Aquila e il sottosegretario Antonio Catricalà, anche lui incaricato di contribuire al tavolo delle iniziative. Insieme a loro, esponenti dell’economia, della finanza e della cultura e imprenditrici pronte a investire e scommettere sulla rinascita del capoluogo abruzzese discuteranno di strumenti, proposte e progetti concreti per dare un impulso deciso alla ripresa dell’economia aquilana.
“A L’Aquila la crisi economica è amplificata dai danni che il terremoto ha provocato nei settori produttivi, per il decentramento della popolazione e per la perdita della socialità quale conseguenza della nuova pianificazione abitativa”, si legge nel rapporto che il Governo ha inviato a Bruxelles per perorare la costituzione di una zona franca con relativi benefici fiscali ed economici. “I riflettori – dichiarano le promotrici dell’evento fortemente voluto dal comitato abruzzese della Fondazione Bellisario guidato da Annalisa Di Stefano e con il deciso e convinto contributo di un Aquilana di rango come la Senatrice Elena Marinucci – sono importanti ma non bastano: la ricostruzione deve essere prima di tutto economica e sociale. Confindustria stima in 7mila i disoccupati, secondo Confcommercio delle 900 attività commerciali presenti in centro storico solo 600 si sono ricollocate in periferia, 300 non hanno riaperto e appena 31 si sono ricollocate nel centro storico, per non parlare del crollo dell’attività turistica. Bisogna parlare di questi numeri e fare proposte concrete, chiamare a raccolta le migliori energie del Paese. In Italia abbiamo i milione e mezzo di ‘capitane coraggiose’ e l’imprenditoria femminile è uno dei pochi parametri che ha registrato un aumento nell’ultimo anno. Dalle donne vogliamo e possiamo partire per il rilancio di una realtà importante del Paese come l’Abruzzo”.
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