Eurispess 2012: le Medicine non Convenzionali calano, ma non troppo

Secondo l’ultimo rapporto Eurispess del 28 gennaio scorso, il 14,5% degli italiani ricorre alle medicinali non convenzionali, con un n calo del 4% rispetto al 2010. La via preferita resta l’omeopatia (70,6%), seguita da fitoterapia (39,2%), osteopatia (21,5%), agopuntura (21%) e chiropratica (17,2%). Il rapporto non dice, però, che questi dati sono relativi ad un […]

Secondo l’ultimo rapporto Eurispess del 28 gennaio scorso, il 14,5% degli italiani ricorre alle medicinali non convenzionali, con un n calo del 4% rispetto al 2010. La via preferita resta l’omeopatia (70,6%), seguita da fitoterapia (39,2%), osteopatia (21,5%), agopuntura (21%) e chiropratica (17,2%).
Il rapporto non dice, però, che questi dati sono relativi ad un Paese in cui, tranne poche, fortunate eccezioni (In Toscana, Umbria, Emilia Romagna, Lombardia e Val D’Aosta), le prestazioni sopra-indicate sono non convenzionate e, quindi a pagamento.
E poiché la ricchezza individuale fra il 210 ed il 2011 è calata di molti più di quattro punti, il calo è solo relativo.
Per rendersi conto di ciò basta guardare gli andamenti di fruizione fra 1999 e 2007, cioè sino a quando, con Sirchia, le medicine non convenzionali sono usciti dai livelli minimi di assistenza o guardare al numero di prestazioni che alcune realtà ospedaliere (Pitigliano, Ospedale S. Paolo di Napoli, ecc.), erogano giornalmente.
Commentando il rapporto Eurispess 2012, Elio Cardinale, sottosegretario alla Salute, ha in effetti detto che bisognerebbe parlare di Pil della felicità, non solo di Pil economico, in quanto in questo periodo non è importante solo quanti soldi hanno in tasca gli italiani, ma anche quanto sono sereni.
E, negli ultimi tempi, difettano entrambi i “prodotti”, con ampie ed evidenti ripercussioni comportamentali.
Tornado al rapporto esso ci dice che non siamo un popolo di salutisti, ma di persone che si prendono cura moderatamente di se’.
Il 53,7% degli italiani segue un’alimentazione abbastanza equilibrata (30,9% lo fa poco), il 47,5% fa periodicamente esami medici di controllo, il 46,7% tiene sotto controllo il peso (contro il 32,3%), ispirandosi ad uno stile di vita salutare oppure avendo come obiettivo la linea fisica.
Inoltre fumiamo ancora troppo, ma abbiamo un tasso di suicidi minore rispetto ad altri di altri paesi, con un incremento, tuttavia, negli ultimi anni: stima ve ne siano stati 14mila nel 2010-2011, contro i 3mila del 2009.
Il rapporto conclude che è necessario tornare ad una buona poliutica, che sappia operare giuste ed eque scelte economiche ma, aggiungiamo noi, anche sanitarie e sociali, di basso costo, di alto impatto, gradite e alla portata di tutti.

Carlo Di Stanislao

Una risposta a “Eurispess 2012: le Medicine non Convenzionali calano, ma non troppo”

  1. emanuel celano ha detto:

    Firma per una Legge POPOLARE Sulle Medicine Non Convenzionali.

    Il percorso per il riconoscimento delle medicine non convenzionali ha seguito sino ad oggi un lungo iter parlamentare, senza giungere ancora alla creazione di un quadro normativo nazionale.

    Attualmente in Italia non è ancora giuridicamente riconosciuta la figura professionale del Naturopata e dell’operatore delle Discipline Bio-Naturali. Esistono solo delle leggi regionali.

    Per questo motivo è nato un Progetto Popolare :
    Una Legge POPOLARE Sulle Medicine Non Convenzionali
    Vuoi aiutarci ? Firma subito ! Hanno già firmato 20000 persone.
    http://www.UnaLeggePerLeMedicineNonConvenzionali.it

    Grazie di cuore a tutti.
    Emanuel Celano

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