Sette ore e mezzo di interrogatorio per Ivano Russo. Lo hanno sentito i pm Mariano Buccoliero e Pietro Argentino, gli avvocati di Sabrina Misseri, Franco Coppi e Nicola Marseglia, quelli delle parti civili e l’avvocato che difende l’ex difensore di Sabrina, Vito Russo, imputato di intralcio alla giustizia e favoreggiamento personale;
I pm hanno voluto chiarire il legame che legava i tre ragazzi, Sabrina, Sara e Invano ritenuta la causa dell’omicidio.
“Con Sarah avevo un buon rapporto”, ha raccontato Ivano. “La mia impressione è che sentisse la lontananza di padre e fratello e mi vedesse forse come figura paterna. Spesso voleva essere abbracciata e la abbracciavo. Una delle ultime volte che mi abbracciò mi disse “Ti voglio bene” e io le dissi che anch’io le volevo bene”.
Sabrina era gelosa di Sarah? Ha chiesto Coppi a Ivano. “Non ho mai percepito gelosia di Sabrina nei confronti di Sarah”, ha risposto Ivano.
Poi continua descrivendo il rapporto con Sabrina, “Con Sabrina si instaurò mano a mano un rapporto confidenziale. Ad un certo punto però vidi da parte sua atteggiamenti ambigui, complimenti che andavano oltre. Le ho chiesto se per lei era ancora amicizia o qualcos’altro, e lei mi disse che era amicizia. Ma pochi giorni prima che Sarah morisse ho deciso di troncare il rapporto perché non mi convinceva, e mi sono allontanato anche per non farla soffrire“.
Secondo gli inquirenti, l’allentamento di Ivano ha causato gelosia in Sabrina che è stata poi sfogata contro Sarah.
Secondo le perizie apportate sui cellulari, è emerso che il 21 giugno 2010 ci sia stato un rapporto sessuale non completo tra i due. “Siamo passati dallo sfotterci a parole all’atto pratico. Una sera ci siamo appartati, lei si è spogliata, abbiamo fatto sesso, ma non in maniera completa”.
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