Etna: attività vulcanica di tipo stromboliano, vietato l’accesso fino al 28 febbraio

Dalle 20.45 di ieri, 8 febbraio, le reti di monitoraggio della sezione di Catania dell’Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno osservato e segnalato sull’Etna, dal nuovo cratere di Sud-Est, un’attività vulcanica di tipo stromboliano, con la formazione di una piccola colata lavica. In associazione a questi fenomeni, è stata emessa nell’atmosfera una considerevole quantità […]

Dalle 20.45 di ieri, 8 febbraio, le reti di monitoraggio della sezione di Catania dell’Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno osservato e segnalato sull’Etna, dal nuovo cratere di Sud-Est, un’attività vulcanica di tipo stromboliano, con la formazione di una piccola colata lavica. In associazione a questi fenomeni, è stata emessa nell’atmosfera una considerevole quantità di ceneri vulcaniche, terminata intorno alle ore 9.50 di oggi. All’1.00 circa di questa notte, l’attività vulcanica ha determinato l’inizio di una fontana di lava nell’area sommitale del vulcano.

Sulla base delle informazioni raccolte e delle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni vulcanici, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di “criticità elevata” per l’area sommitale del vulcano e di “criticità ordinaria” per le aree del medio versante mentre la criticità è “assente” per l’area pedemontana e urbana.

Il Prefetto di Catania ha rinnovato l’Ordinanza che proroga fino al 28 febbraio 2012 l’assoluto divieto di accedere al vulcano sul versante Sud oltre quota 2920 m in prossimità della Torre del Filosofo e sul versante nord oltre la quota di 2990 m, in prossimità di Punta Lucia.

Il Centro Funzionale Centrale continua nell’attività di vigilanza del fenomeno attraverso i propri centri di competenza per il monitoraggio la sorveglianza dei vulcani italiani – sezioni dell’Ingv e Università di Firenze – attraverso le strutture operative – Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e Corpo Forestale della Regione Siciliana – e i presidi territoriali.

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