L’Aquila: i problemi delle guardie mediche ostacolano i servizi di assistenza sanitaria

Come è stato annunciato nelle scorse ore, un nucleo di aria artica oggi raggiungerà la nostra Penisola e la attraverserà da Nord a Sud generando una fase di diffuso maltempo con nevicate fino a quote basse, venti forti e locali rovesci anche nella nostra Regione. Sulla base delle previsioni disponibili e sui disservizi sanitari, è […]

Come è stato annunciato nelle scorse ore, un nucleo di aria artica oggi raggiungerà la nostra Penisola e la attraverserà da Nord a Sud generando una fase di diffuso maltempo con nevicate fino a quote basse, venti forti e locali rovesci anche nella nostra Regione. Sulla base delle previsioni disponibili e sui disservizi sanitari, è giunta in redazione una nota di un medico di Guardia Medica dell’Aquila che noi pubblichiamo integralmente:
“ Caro direttore,
da diversi anni espleto servizio di Guardia medica all’Aquila e provincia e mi sforzo di impiegare in questo lavoro, sensibilità   e disponibilità maggiori possibili poiché diversamente da un medico curante il quale, proprio per la conoscenza che ha del proprio paziente, non deve fronteggiare il senso di smarrimento di questi di fronte all’incalzare dell’occasionale indisposizione. Purtroppo però poche sono le tutele nei nostri confronti; spesso operiamo in condizioni di estrema difficoltà soprattutto in condizioni avverse. In questi giorni per via del freddo e della neve, le difficoltà del lavoro si sono moltiplicate. E’ stato umiliante dover mendicare un supporto logistico alla Protezione Civile, che non è stata collaborativa, se non dopo ripetute richieste, per accompagnarci nelle nostre “urgenze”. Mi chiedo come sia possibile curare la gente in queste condizioni… Siamo stati lasciati soli…..

Ringrazio tutti i colleghi, che come me, stanno lavorando con spirito di servizio in questo periodo di enorme disagio. Spero tanto che in questa nuova ondata di maltempo ci mettano nelle condizioni necessarie per poter operare e che il direttore del distretto prenda la questione a cuore.
L’ auspicio è che l’ASL possa provvedere in tempi rapidi, a tutelare in ogni modo la professionalità e le condizioni dei medici che lavorano nei presidi di guardia medica. Il danno da disservizio, infatti, che si sostanzia nella sottrazione di energie lavorative ed intellettuali alla pubblica Amministrazione per distrarle ad altri fini (inerzia compresa) è fonte di un ulteriore pregiudizio rispetto a quello patrimoniale ed all’immagine, poiché il grave inadempimento contrattuale della Guardia medica, inserendosi in un particolare modello organizzativo complesso di Amministrazione pubblica, incide negativamente sul generale funzionamento del servizio e sulla sua qualità, creando un indubbio «disservizio» non soltanto nel ristretto ambito nel quale si è verificato, ma, più in generale nella comunità degli utenti del Servizio sanitario latamente inteso.

Chiedo a Lei, gentilmente, di dare attenzione al nostro problema, affinchè, si possa vigilare alla conservazione del decoro e dell’indipendenza del nostro lavoro, opportunità vorrebbe che si registrasse un’inversione dell’ordine degli interventi.

Grazie per l’attenzione

Guardia medica indignata”.

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