Il Codacons ricorda che ci sono ben 5 anni di tempo per avanzare pretese risarcitorie nei confronti della Costa Crociere. Lo afferma l’associazione, commentando la proroga dei termini per l’accettazione della proposta conciliativa.
“Mettere limiti così stretti ai naufraghi che hanno vissuto una tragedia è una vera e propria vergogna – attacca il Presidente Carlo Rienzi – Riteniamo che i passeggeri debbano essere liberi di seguire la strada che ritengono più adatta a far valere i propri diritti nei confronti di Costa Crociere, consapevoli però del fatto che ci sono ben 5 anni di tempo per chiedere indennizzi alla società. In questa circostanza non deve esserci alcuna fretta, e conviene attendere l’esito delle azioni collettive avviate negli Usa, prima di firmare qualsiasi transazione”.
A proposito dell’azione di gruppo avanzata dinanzi alla Corte di Miami, l’associazione ha diffuso oggi nuovi dati: 39 sono i naufraghi della Concordia provenienti da vari paesi del mondo che attraverso il Codacons e gli studi americani che coadiuvano l’associazione hanno depositato richiesta di risarcimento, chiedendo un indennizzo complessivo pari a 528 milioni di dollari (78 milioni di risarcimento e 450 di danno punitivo). E la lista sembra destinata ad allungarsi: altri 550 naufraghi, annuncia il Codacons, sono pronti ad entrare nei prossimi giorni nella class action avviata a Miami.
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