Lelio De Santis, Segretario I.d.V. L’Aquila, critica fortemente il programma del candidato uscente, Massimo Cialente in quanto “Un Sindaco che si ricandida dovrebbe far parlare solo le realizzazioni e gli atti amministrativi assunti, le cose fatte ed i problemi risolti in 5 anni di Governo della città e non proporre programmi fumosi, zeppi di luoghi comuni e di aria fritta”.
“Se Cialente non fa un realistico rendiconto del suo operato alla guida del Municipio, prima e dopo il terremoto, vuol dire che ha poco da vantarsi ed il suo presuntuoso “sono il più bravo” è dettato solo da presunzione” – si legge nella nota.
Se come Sindaco uscente, a nessuno, nemmeno del suo Partito, è venuto in mente di ricandidarlo senza le Primarie, ci sarà pure qualche ragione!
Lo scontro politico in atto tra IdV e Sindaco è evidente risulta evidente anche dalle successive frasi rilasciate dall’esponente dell’IdV: “Se un Sindaco uscente ha bisogno di inventarsi ogni pomeriggio avversari politici ad ogni angolo, magari anche rappresentanti delle Istituzioni con i quali la mattina ha concordato una ordinanza o un finanziamento, allora non vale la pena nemmeno cercare un confronto politico nel merito dei problemi della città, che sono tutti lì nonostante le chiacchiere di Cialente.”
“E poi, sig. Sindaco, è bene che tu non dica altre bugie sul conto dell’I.d.V. e del suo Segretario, la cui posizione chiara da sempre deriva da una valutazione politica condivisa da tutto il Partito e ad ogni livello e non da richiesta non accolta di un Assessorato: noi dell’I.d.V. non siamo in vendita e non barattiamo una posizione politica per un piatto di lenticchie. La nostra posizione politica non è contro qualcuno né contro la persona Cialente: è per un sistema politico e gestionale diverso ed alternativo rispetto a quello finora conosciuto dagli Aquilani, fatto di piccoli interessi e di personalismi, di polemiche sterili e di scontri dannosi per la città. L’I.d.V. vuole progetti concreti e non parole, collegialità e non Un uomo solo al comando, trasparenza e pulizia, non posti o Assessorati!” – conclude la nota
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