Il Ministro della Giustizia, Paola Severino, in un’intervista odierna a Repubblica, spiega di non provare ”imbarazzo” per il suo alto reddito ”perche’ guadagnare non e’ un peccato se lo si fa lecitamente, producendo altra ricchezza” e ha detto: “Intanto si tratta di 7 milioni meno 4 milioni. In secondo luogo, i sacrifici degli italiani ‘per bene’ si allevierebbero se tutti pagassero le tasse. Conosco bene i sacrifici di chi lavora. Vengo da una famiglia borghese, dalla quale non ho però ereditato proprietà ma solo insegnamenti. A questi redditi sono arrivata solo dopo anni di duro lavoro, supportato da tanta passione. Penso che la voglia di trasparenza dei cittadini sia legittima. Era dunque necessario soddisfarla. La trasparenza, però, non si deve trasformare in un gossip sulla vita di chiunque. Tra le righe di qualche giornale ho letto delle malsane curiosità su dati che nulla hanno a che vedere con il reddito e il patrimonio”.
“Con i miei 4 milioni di euro – conclude la Severino – si potrebbe costruire il padiglione di un ospedale o un edificio scolastico, oppure ampliare un carcere. E si può concretizzare il numero di cose che si potrebbero fare se tutti i cittadini compissero il proprio dovere fiscale”.
Redditi, Severino: guadagnare non è peccato, nessun imbarazzo per la ricchezza
Il Ministro della Giustizia, Paola Severino, in un’intervista odierna a Repubblica, spiega di non provare ”imbarazzo” per il suo alto reddito ”perche’ guadagnare non e’ un peccato se lo si fa lecitamente, producendo altra ricchezza” e ha detto: “Intanto si tratta di 7 milioni meno 4 milioni. In secondo luogo, i sacrifici degli italiani ‘per […]
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