L’imprenditore Dino Di Vincenzo è morto stamane a Chieti. Di Vincenzo si e’ spento all’alba dopo una breve malattia, era un imprenditore tra i piu’ noti della regione. Di Vincenzo, nativo di Chieti, e’ stato per dieci anni presidente della Camera di Commercio di Chieti, dove oggi alle 15 sara’ aperta la camera ardente. I funerali domani alle 15 nella cattedrale di San Giustino, officiati dall’arcivescovo, Bruno Forte.
CHI ERA DI VINCENZO – Dino Di Vincenzo era nato a Chieti il 14 giugno 1923 ed era coniugato dal 1949 con la signora Maria Di Pasquale. Padre di quattro figli Maria Antonietta (medico – dietologo), Giovanni (ingegnere, che ha continuato l’attivita’ professionale del padre e guida le aziende di famiglia), Roberto (antropologo e imprenditore della comunicazione) e Valerio (medico – chirurgo). Conseguito il diploma di geometra, ha iniziato l’attivita’ nel 1949.
E’ stato fondatore di un gruppo industriale diversificato oggi raccolto sotto il nome di Igefi S.r.l., holding di partecipazione che occupa nelle varie attivita’ oltre 1200 dipendenti. Il giro di affari del Gruppo e’ aumentato negli ultimi tre anni da circa 150 miliardi a oltre 230 miliardi di lire complessivi, senza considerare la Societa’ Bonatti S.p.A. della quale detiene il 25%. Le principali aziende del gruppo sono: Ceit Impianti S.r.l. che opera nell’impiantistica telefonica, elettrica e ferroviaria; Di Vincenzo Dino & C. S.p.A. impresa generale di costruzioni che a seguito della incorporazione della Sipes S.p.A. opera anche nella esecuzione di opere speciali nel sottosuolo; Carsa S.r.l. societa’ editrice di opere monografiche naturalistiche, culturali ed ambientali soprattutto sulla Regione Abruzzo; Accademia S.r.l. che opera nel settore della ristorazione e dell’entertainment.
Il gruppo Igefi e’ presente anche nel settore alberghiero con una partecipazione nella DV-Albturist Sh.p.k. che possiede l’Hotel Tirana International in Albania e partecipa inoltre con il 25% nella Bonatti S.p.A. di Parma societa’ leader nel settore dell’impiantistica e dei trasporti per l’industria petrolifera con oltre 2.000 dipendenti. Grazie alle sue doti imprenditoriali ed umane il rapporto con le maestranze e’ caratterizzato da un elevatissimo grado di “fidelizzazione” con i dipendenti: turnover ed assenteismo assolutamente al di sotto degli indici nazionali di settore, conflittualita’ interna di fatto inesistente, alto livello di partecipazione dei dipendenti alla vita sociale. Ma Dino Di Vincenzo, gia’ insignito del titolo di Commendatore della Repubblica Italiana nel 1989, oltre alla sua riconosciuta capacita’ di organizzazione e di aggregazione, era tra i personaggi piu’ stimati anche per il suo impegno nel sociale, anche a favore dei piu’ deboli. Tra le opere di beneficenza sono da segnalare il sostegno a favore degli Istituti religiosi della Chiesa Cattolica in Albania, le donazioni a favore delle diocesi Pescara – Penne, la partecipazione alla costruzione di una Chiesa in India.
Dino Di Vincenzo aveva ricoperto le seguenti cariche: Presidente Nazionale del Comitato Medio Imprese A.N.C.E. Vice Presidente dell’A.N.C.E. Presidente del Sindacato dei Costruttori della Provincia di Chieti. Presidente della Consulta Regionale dei Costruttori Abruzzesi. Presidente del Gruppo di Lavoro per il Mezzogiorno dell’A.N.C.E. Consulente tecnico della Curia Metropolitana Chieti – Vasto per i danni di guerra alle Chiese e opere parrocchiali. Membro del Comitato per l’Albo Nazionale Costruttori presso il Provveditorato OOPP de L’Aquila in rappresentanza della Confindustria.
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