Ruby, la mattina del 5 giugno 2010, dopo una lite con Michelle Conceiacao, avrebbe voluto chiamare il presidente Berlusconi per chiedere aiuto ma in ospedale non aveva con se’ il cellulare”. Lo ha raccontato nell’aula del processo in cui Silvio Berlusconi e’ imputato per concussione e prostituzione minorile il poliziotto Antonio Leanza, l’agente che intervenne con la volante per sedare la lite tra la giovane marocchina e la sua coinquilina.
L’agente ha detto che “Ad aprire la porta e’ stata la minore che era praticamente nuda, aveva solo un perizoma. Le due si accusavano di essere prostitute. Karima rinfacciava all’altra di esserle stata affidata. A noi racconto’ di essere minorenne e marocchina”. Diversa testimonianza per la brasiliana che, ha precisato il teste, “non era lei l’affidataria, ma una sua amica, una persona importante, in vista”. “Ruby – ha proseguito il poliziotto – venne accompagnata alla clinica De Marchi. Il pm dei minori disse di individuare una struttura d’accoglienza e ci comunico’ di non affidarla alla Minetti e mi sembro’ una cosa normale”.
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