Droghe e Hiv: approvata la risoluzione dell’Italia

Approvata ieri pomeriggio da tutti gli stati membri dell’Ue, riuniti nel Gruppo Orizzontale Droga del Consiglio dell’Unione Europea di Bruxelles, la risoluzione italiana proposta dal Dipartimento Politiche Antidroga – la cui delega è affidata al Ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione, Andrea Riccardi – mirata a promuovere maggiormente le strategie e gli interventi a favore delle […]

Approvata ieri pomeriggio da tutti gli stati membri dell’Ue, riuniti nel Gruppo Orizzontale Droga del Consiglio dell’Unione Europea di Bruxelles, la risoluzione italiana proposta dal Dipartimento Politiche Antidroga – la cui delega è affidata al Ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione, Andrea Riccardi – mirata a promuovere maggiormente le strategie e gli interventi a favore delle donne a rischio per i disturbi derivati dall’uso di droghe e per le conseguenze sociali e sanitarie correlate.

Con questo documentosi colma finalmente una mancanza di politiche ed interventi basate sulle evidenze scientifiche relative a tutti gli aspetti delle donne con problemi di dipendenza e patologie ad essa correlate. Nei prossimi giorni la risoluzione verrà proposta come risoluzione europea alla 55esima sessione della Cnd, (Commissione stupefacenti delle Nazioni Unite).

“Siamo molti soddisfatti che l’Europa abbia accolto la nostra proposta e l’abbia fatta sua – si legge in una nota – . Attraverso questa risoluzione, gli Stati Membri, potranno promuovere l’attivazione di programmi  specifici per il  genere femminile e applicare strategie migliorative di lotta alla droga a tutti i livelli e in tutte le aree, al fine di integrare i servizi essenziali indirizzati alla progettazione, all’attuazione, e al monitoraggio delle politiche relative all’uso di droga e alla tossicodipendenza. In questo modo, gli Stati Europei, potranno considerare e soddisfare in maniera più consona i bisogni psicologici, sociali e sanitari delle donne, includendo, l’attuazione e la valutazione di programmi integrati di prevenzione, la cura del bambino, le considerazioni sulla custodia e le capacità genitoriali, nonché il trattamento di traumi sessuali o di altri tipi di traumi derivati da violenze, inclusi i programmi di prevenzione contro l’Hiv.

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