Sono gia’ oltre cento i trattori degli agricoltori della Coldiretti giunti a Rosarno da tutta la piana di Gioia Tauro per dire “No all’aranciata che spreme agricoltori, lavoratori e inganna i consumatori”. Migliaia di agricoltori, lavoratori del comparto con un forte rappresentanza di quelli extra-comunitari, cittadini e rappresentanti delle istituzioni locali, regionali e nazionali vogliono denunciare nella citta’ calabrese le vere motivazioni dello sfruttamento del lavoro che nasce sugli scaffali dove sono in vendita bevande ingannevoli sul reale contenuto di succo e colpisce imprese agricole e lavoratori, con il pagamento di pochi centesimi per un chilo di arance. Con le arance sottopagate dalle multinazionali ai produttori agricoli appena 8 centesimi al chilo si alimenta una catena dello sfruttamento che colpisce gli anelli piu’ deboli. La Coldiretti chiede alle multinazionali, come la Coca Cola (Fanta), “di spezzare questa catena con il riconoscimento di un giusto prezzo ai produttori ma anche con l’aumento per legge della percentuale irrisoria di arance contenute nelle bevande (appena il 12 per cento) e l’obbligo di indicare l’origine delle arance sulle etichette delle bottiglie. Nella piana di Gioia Tauro- conclude- ci sono 11.500 imprese agricole che producono 440 mila tonnellate di arance su 8.800 ettari coltivati con un potenziale occupazionale di 792 mila giornate annue di lavoro”.
Rosarno: oltre cento i trattori contro lo sfruttamento
Sono gia’ oltre cento i trattori degli agricoltori della Coldiretti giunti a Rosarno da tutta la piana di Gioia Tauro per dire “No all’aranciata che spreme agricoltori, lavoratori e inganna i consumatori”. Migliaia di agricoltori, lavoratori del comparto con un forte rappresentanza di quelli extra-comunitari, cittadini e rappresentanti delle istituzioni locali, regionali e nazionali vogliono […]
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