Donne più numerose e longeve

Le donne europee sono più numerose e più longeve degli uomini. Ma questo sembra l’unico vantaggio. Per il resto sono maggiormente esposte al rischio di povertà e a quello di esclusione sociale e sono penalizzate sul mercato del lavoro. L’istruzione riduce le disparità tra i sessi, ma non le elimina del tutto. E’ la fotografia […]

Le donne europee sono più numerose e più longeve degli uomini. Ma questo sembra l’unico vantaggio. Per il resto sono maggiormente esposte al rischio di povertà e a quello di esclusione sociale e sono penalizzate sul mercato del lavoro. L’istruzione riduce le disparità tra i sessi, ma non le elimina del tutto. E’ la fotografia scattata da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, in occasione della Giornata internazionale della donna (dati 2010-2011). Più longeve e più numerose. Nei 27 paesi dell’Ue vivono  257 milioni di donne e 245 milioni di uomini, ossia 105 donne ogni 100 uomini. Un po’ più numerose le donne italiane: 106 ogni 100 uomini.  Le donne, si sa, vivono mediamente più a lungo degli uomini, e questo diventa evidente nella fascia di età di 65 anni e più, dove vi sono 138 donne ogni 100 uomini. In alcuni paesi le donne anziane sono addirittura il doppio rispetto agli uomini: ad esempio in Lettonia (208 donne ogni 100 uomini), in Estonia (204) e in Lituania (197). Sempre in questa fascia d’età, in Italia vi sono 137 donne ogni 100 uomini.

Più esposte al rischio di povertà. Nell’Unione europea  62 milioni di donne (24,5% di tutte le donne) e 54 milioni di uomini (22,3% di tutti gli uomini) sono a rischio esclusione sociale. E le donne hanno un rischio superiore: le maggiori differenze si registrano in Italia (26,3% per le donne contro il 22,6% per gli uomini), Austria (18,4% e 14,7%) e Slovenia (20,1% e 16,5%). Una situazione di quasi parità si ha invece in Estonia, Lettonia, Lituania e Ungheria (con differenze di meno di 1 punto percentuale  tra uomini e donne).

L’istruzione riduce le disparità. Il tasso d’occupazione medio nell’Ue è 64% per le donne e 78% per gli uomini, una differenza di ben 14 punti percentuali. La disparità tra i sessi si riduce  quando aumenta il livello di istruzione. Tra coloro che hanno un livello d’istruzione corrispondente alla scuola media inferiore, il tasso di occupazione è del 43% tra le donne e 65% negli uomini. Tra la popolazione con un diploma di scuola media superiore il tasso di occupazione è del 67% per le donne e del 79% per gli uomini, ossia una differenza di 12 pp. Per quelli con un livello di istruzione universitaria, lo scarto del 6%. In Italia lo scarto  tra uomini e donne è del 34% per chi ha un diploma di media inferiore, 18% per chi possiede un titolo scuola media superiore e 10% all’università.

Vestiti per le donne, elettronica per gli uomini. L’acquisto di beni e servizi su internet è un fenomeno in crescita ovunque e l’osservazione dei comportamenti di acquisto su internet mostra interessanti differenze tra uomini e donne. Le donne sono generalmente più propense degli uomini a ricorrere al commercio on line per comprare vestiti (58% delle donne che hanno acquistato on line 45% degli uomini) e cibo (17% delle donne che hanno acquistato on-line e il 13% degli uomini). Gli uomini sembrano invece più propensi all’acquisto di apparecchiature elettroniche (17% delle donne che hanno acquistato on-line e 32% degli uomini). Non sembra invece vi siano differenze tra uomini e donne per la prenotazione di viaggi e vacanze su Internet (52% ciascuno).

Carlo Calrdarini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *