Guido Cantalini, Presidente delle Piccole e Medie Industrie di Confindustria L’Aquila, denuncia che le imprese sono bollate come fuori legge: inps, inail e equitalia non rilasciano i certificati di regolarità contributiva e fiscale e le imprese sono escluse dalle gare e dalle riscossioni, in una nota scrive: “Nel cantiere più grande d’Europa le aziende aquilane hanno problemi ad incassare: oltre ai ben noti ritardi dei pagamenti della P.A. ci si mettono anche Equitalia, INPS ed INAIL ad aggiungere guai alle PMI del cratere aquilano.
Le imprese che avevano una rateizzazione in corso al 6 Aprile 2009, dal 1 Gennaio 2012 sono state equiparate agli evasori contributivi e fiscali e non possono né prendere altri lavori, né incassare quelli fatti: non hanno più la regolarità fiscale e contributiva che la legge impone per partecipare a tutti gli appalti e subappalti di lavori pubblici o privati e per incassare i lavori fatti.
Equitalia, INPS ed INAIL – prosegue la nota – in attesa delle disposizioni operative che definiscano le modalità di pagamento in 120 rate e l’abbattimento del 60%, come previsto dalla legge, hanno classificato come irregolari tutti coloro che avevano una rateizzazione in corso al 6 Aprile 2009. Non viene accettato il pagamento perché non se ne conosce l’ammontare (se al 40% o al 100%) né vengono dati lumi dagli Enti preposti circa le modalità per mettersi in regola.
Intanto, visto che il pagamento non c’è, vengono recapitate cartelle esattoriali fatte a bella posta: per esempio senza notifica o senza ammontare. E’ il caos: anche a voler pagare non si sa né quanto, né quando e come.
Equitalia, Inps e Inail sono in attesa di disposizioni in merito dagli organi centrali, e non rilasciano il Durc né il Documento di Regolarità Fiscale, condannando così le imprese alla irregolarità contributiva e alla conseguente inattività (perdita dell’aggiudicazione dell’appalto, del diritto al pagamento dei SAL o delle liquidazioni finali). Insomma – conclude la nota – non si lavora e dalla P.A. non si può riscuotere, visto che è autorizzata a non pagare le imprese irregolari.
Dunque, chiediamo a Equitalia, Inps e Inail che intervengano subito affinché: siano immediatamente definite come regolari le posizioni contributive delle Imprese che avevamo una rateizzazione in corso al 6 Aprile 2009; che ai contributi precedenti al 6 aprile, in quanto sospesi, siano applicate le stesse regole della sospensione post sisma: pagamento al 40% in 120 rate”.
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