Continua la guerra di Anonymous al Vaticano. “Giorno a voi radiovaticana.org. Annunciandovi un nuovo Tango Down del sito vatican.va, ci duole dovervi annunciare che i vostri sistemi sono meno sicuri di ciò che vi piacerebbe credere”. “Purtroppo – continua il comunicato di Anonymous – l’esito è pervoi assai nefasto, dato che i vostri Sysadmin (a cui tanto piace stuzzicare l’alveare che è Anonymous) non hanno fatto un buon lavoro.
Quando le api vengono molestate si arrabbiano e inseguono il disturbatore con una tenacia impressionante, pungendolo. Oggi siete stati punti.”
Anonymous spiega le motivazioni dell’attacco che “non sono solo di così frivola natura”. “Purtroppo è ormai un fatto conclamato che usiate ripetitori con potenze di trasmissione largamente fuori dai limiti di legge, ed è altresì tristemente nota la correlazione fra l’esposizione a onde elettromagnetiche di elevata intensità e l’insorgere di gravi malattie neoplastiche quali la Leucemia, il cancro e svariate altre terribili patologie”.
Pertanto gli hacker hanno diffuso sul web una “piccola parte” del database di Radio Vaticana. “Ci piacerebbe vedere – si legge nella nota – da parte vostra segni tangibili di interessamento su questo fronte, magari rivedendo la locazione e la potenza di alcuni vostri apparati di trasmissione”.
Nei prossimi giorni c’è da aspettarsi a un nuovo attacco al sito della Santa Sede, “Con ansia, tutti noi Anonymous attendiamo la scomunica ufficiale in pubblica piazza!”.
Nel fine settimana gli hacker hanno attaccato anche i siti di Trenitalia e di Equitalia.
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