L’ex ministro per la Pubblica Amministrazione e deputato del Pdl Renato Brunetta, in un editoriale pubblicato oggi da Il Giornale, afferma: “Dobbiamo buttare a mare prima possibile le politiche economiche sbagliate fatte di sangue sudore e lacrime: adesso più che mai è tempo di crescita. Continente avvisato mezzo salvato. Che morale trarre da tutto ciò?”, si chiede Brunetta dopo aver analizzato i motivi che, nell’ultima settimana, hanno spinto nuovamente in alto gli spread. “Semplificando un po’: l’origine scatenante dei nostri guai – sottolinea – è quasi sempre la finanza americana. Vorace, opportunistica, cinica, efficiente, determinata, spudorata nel suo moralismo; l’Europa è bravissima a farsi del male. Indecisa a tutto, impotente, senza governance forte, specializzata in ricette sbagliate; continuiamo ad essere incapaci di guardare in faccia la realtà e di anticipare le soluzioni, puntando su strategie semplici, comprensibili e di sicuro successo, cioè far somigliare la Bce sempre di più alla Fed e puntare a politiche economiche di crescita”.
“E poi – continua – più solidarietà, più tempismo, meno masochismo. Tutto il contrario di quello che è stato fatto fino ad oggi dal duo Merkel-Sarkozy. E se, professor Monti – conclude Brunetta – invece che perdere tempo con la Camusso, usasse la sua competenza, il suo prestigio e il peso dell’Italia per cambiare gioco in Europa?”.
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