Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di Reggio Calabria, presieduto dal prefetto Luigi Varratta, ha disposto la scorta nei confronti del sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, che ha deciso di dimettersi dopo aver subito numerose e gravi intimidazioni. Il sindaco viaggerà a bordo di una automobile dell’Arma dei carabinieri e sarà accompagnata da due militari. Sono state anche disposte altre misure di sorveglianza per il municipio, unitamente alla vigilanza fissa nei pressi della farmacia di proprietà del sindaco della cittadina dello Ionio reggino. Alla riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ha partecipato anche il sindaco Lanzetta la quale ha affermato che, in merito alle dimissioni annunciate in questi giorni, prenderà una decisione definitiva dopo le festività pasquali. Il prefetto Luigi Varratta ha dichiarato: “Abbiamo esaminato la situazione delle minacce nei confronti del sindaco ed è stato deciso di innalzare il livello di tutela nei confronti della prima cittadina di Monasterace. In questo modo vogliamo dimostrare che lo Stato fa quadrato intorno al sindaco. Resteremo vicini alla dottoressa Lanzetta sul piano della prevenzione; per quanto riguarda le indagini il nostor impegno è continuo e costante”. A Maria Carmela Lanzetta hanno espresso piena solidarietà anche i segretari calabresi di Cisl e Uil, Paolo Tramonti e Roberto Castagna, che hanno definito le minacce subite dal sindaco di Monasterace “come un segnale inequivocabile di un persistente clima di tensione ormai evidente in Calabria, così come dimostrano i continui atti di violenza nei confronti di chi ricopre incarichi di responsabilità ai vari livelli istituzionali”.
Le due confederazioni sindacali hanno invitato il sindaco “a non mollare e a proseguire, nell’interesse della popolazione, la qualificata attività amministrativa e istituzionale già avviata”. Anche i sindaci italiani hanno voluto far sentire la loro solidarietà e vicinanza a Maria Carmela Lanzetta; il presidente dell’Anci e sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, ha così commentato tutta la vicenda: “Un sindaco minacciato e costretto a dimettersi è una sconfitta per tutto il Paese; Maria Carmela Lanzetta è un sindaco coraggioso e meritevole di tutta la nostra stima. Troppi sono ormai gli amministratori lasciati soli davanti alle mafie, come ho avuto occasione di toccare con mano più volte. Occorre più Stato a fianco dei primi cittadini impegnati per la legalità e la trasparenza. Troppo forte è ormai l’influenza della criminalità organizzata, comunque di una malavita dai metodi mafiosi in tutti i territori del nostro Paese, al Sud e al Nord, come vediamo continuamente anche nelle nostre città”.
Delrio ha aggiunto: “Sindaci, parroci, giornalisti e scrittori coraggiosi, debbono continuare a stare in prima linea, ma va rafforzata anche sul piano pubblico e simbolico la presenza dello Stato. Va indubbiamente un encomio alle forze dell’ordine e ai magistrati per i continui risultati delle indagini che portano a stroncare gangli e vertici delle famiglie mafiose. Ed è doveroso per tutti gli amministratori pubblici e tutte le istituzioni essere tenaci e cercare di colpire dove le mafie si nutrono: nello spaccio di droga, nel lavoro nero, nello smaltimento illecito di rifiuti pericolosi, nei cantieri abusivi o a rischio, nei subappalti senza controlli, nello sfruttamento della prostituzione, nel riciclaggio. L’appello dei sindaci italiani – ha evidenziato Delrio – va dunque al ministro dell’Interno, perchè possa garantire una presenza forte e autorevole a fianco dei sindaci più a rischio”. Il presidente dell’Anci ha così concluso il suo appello: “Mi auguro, sul piano simbolico, che il prossimo 25 Aprile, dopo le cooperative della Locride, tutti i sindaci italiani si facciano carico di questa nuova Resistenza, e dedichino questa giornata a una esplicita lotta alle mafie, in favore di un Paese liberato da uno strisciante impostore”.
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