Secondo i periti, i proiettili che hanno ucciso i due pescatori indiani lo scorso 15 febbraio sono partiti dai fucili dei marò. “Possiamo confermare che si trattava delle armi usate dopo aver esaminato i proiettili recuperati dai corpi dei pescatori uccisi”, si legge nel rapporto secondo quanto riporta il giornale indiano.
L’agenzia di stampa Pti ha scritto, “i periti hanno lavorato su otto fucili identificando i due da cui sono partiti i proiettili mortali”.
“Abbiamo potuto identificare le due armi – sostengono i periti – dopo aver esaminato i proiettili recuperati dai cadaveri delle vittime. Nessun arma da cecchino è stata utilizzata per l’uccisione dei pescatori”. “E non abbiamo localizzato – concludono gli esperti secondo l’agenzia – alcuna alterazione nel materiale sequestrato”.
La Corte Suprema indiana ha ammesso il ricorso presentato dagli avvocati degli armatori dell’Enrica Lexie contro il verdetto dell’Alta Corte di Kerala che vietava la nave italiana di partire.
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