Il tavolo sugli esodati stima che “le persone complessivamente interessate è di circa 65 mila e pertanto l’importo finanziario individuato dalla riforma delle pensioni, attuata col decreto Salva Italia, e’ adeguato a corrispondere a tutte le esigenze senza dover ricorrere a risorse aggiuntive”. Lo comunica il ministero del Lavoro. Il ministro Elsa Fornero, si legge, ha ricevuto oggi i risultati dell’analisi compiuta dal tavolo tecnico istituito per le problematiche relative ai cosiddetti ‘salvaguardati’. “Il lavoro dei tecnici e’ stato guidato dall’obiettivo- si legge- di evitare che lavoratori in prossimità’ del pensionamento si trovino senza reddito e senza pensione, nonche’ ispirato dai criteri della trasparenza e dell’equita’, al fine di evitare disparità’ di trattamento fra situazioni analoghe”.
L’importo di 65 mila “era il frutto di stime prudenziali che hanno reso possibile includere anche quanti, successivamente introdotti da emendamenti parlamentari al decreto Milleproroghe, non erano compresi nella platea originariamente prevista. Proprio per rispetto verso queste persone Fornero ha voluto che il controllo dei dati fosse scrupoloso e preciso, una stima che ha quindi richiesto un’analisi di dettaglio molto puntuale e un tempo relativamente lungo che puo’ aver alimentato preoccupazione. Si e’ data cosi’ risposta a una situazione di comprensibile ansia per migliaia di persone, fugando un ingiustificato allarmismo. Sulla base di tutto cio’, si procedera’ nelle prossime settimane all’emanazione del previsto decreto ministeriale. Il ministro sta altresi’ valutando, per specifiche situazioni e con criteri analoghi, l’ipotesi di un intervento normativo per trovare soluzioni che consentano a lavoratori interessati da accordi collettivi stipulati in sede governativa entro il 2011, comunque beneficiari di ammortizzatori sociali finalizzati all’accompagnamento verso la pensione, di accedervi secondo le previgenti regole”.
In una nota Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, afferma: “Qualsiasi governo, anche se composto di tecnici, deve comunque misurarsi con le forze sociali, a maggior ragione devono farlo i partiti che lo sostengono e che hanno la necessità di mantenere rapporti con la società, specie in una fase nella quale il vento dell’anti politica spira in modo così forte. Perdipiù, nella vicenda riguardante il mercato del lavoro,il PD si è rapportato e si è fatto interprete delle istanze della CGIL conducendo per questo una forte e insistente battaglia politica. Per parte sua il PDL non può non esprimere le esigenze di tutta l’area delle piccole e medie imprese che costituiscono le colonne su cui impostare la crescita e il rilancio del Paese e che esprimono serie preoccupazioni che vanno colte. Detto tutto ciò, rimane aperto anche un problema sociale di cui tutti sono chiamati a farsi carico che e’ quello degli esodati, lavoratori lasciati in mezzo al guado, senza più posto di lavoro e senza i requisiti per la pensione. Il Governo in primis, ma anche le forze politiche sia di centrodestra che di centrosinistra devono adoperarsi per risolvere il problema. Si tratta infatti di assicurare un’equità per molti aspetti elementare, ma essenziale”.
Esodati, la stima del ministero: 65 mila. Cicchito (Pdl), assicurare equità
Il tavolo sugli esodati stima che “le persone complessivamente interessate è di circa 65 mila e pertanto l’importo finanziario individuato dalla riforma delle pensioni, attuata col decreto Salva Italia, e’ adeguato a corrispondere a tutte le esigenze senza dover ricorrere a risorse aggiuntive”. Lo comunica il ministero del Lavoro. Il ministro Elsa Fornero, si legge, […]
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