Festival del Cinema patologico: tra follia e crisi economica

Soddisfacente affluenza di pubblico e buona risonanza sui principali organi di informazione: il Festival internazionale del cinema patologico di Roma continua la sua avventura fino a domenica 15 aprile con la cerimonia di premiazione dei cortometraggi e dei lungometraggi in gara. Tra follia umana e crisi economica, la giuria – composta da 20 persone con […]

Soddisfacente affluenza di pubblico e buona risonanza sui principali organi di informazione: il Festival internazionale del cinema patologico di Roma continua la sua avventura fino a domenica 15 aprile con la cerimonia di premiazione dei cortometraggi e dei lungometraggi in gara. Tra follia umana e crisi economica, la giuria – composta da 20 persone con disabilità psichica – ha tempo oggi e domani per decidere chi saranno i vincitori.
Partecipati anche gli incontri serali dedicati a “I mestieri del cinema”: dopo l’incontro di  ieri con lo sceneggiatore Stefano Rulli e il direttore della fotografia Paolo Carnera, stasera è attesa la presenza del regista Alex Infascello (ore 21), mentre sabato a chiusura della manifestazione saranno Edoardo Pesce, Marco Conidi e Giorgio Caputo del cast di Romanzo Criminale a salutare il Festival con il concerto dell’Orchestraccia (ore 22.30).

Tra i cortometraggi in gara, 12 per l’esattezza, ieri è stato il turno di David Fratini con “La Domenica”, Marco Spanu con “La crisi”, Santo Acciaro con “Millo Mi” e il duo Alessandra Pescetta e Giovanni Calcagno con “Cu non c’avi l’amuri”. Tra amore e distruzione, tra crisi e bilanci familiari, tra immaginazione e forza creatrice, è sempre l’uomo nella sua fragilità ad essere protagonista. Stasera, a partire sempre dalle ore 19, altri quattro cortometraggi: “Linea nigra” di Anna Gigante, “Down Aside” di Marco Sisi, “Pollicino” di Cristiano Anania, “Il testamento di Samuel” di Roberto Mariotti. Sabato è invece il turno, sempre a partire dalle ore 19, di “Nessuno è perfetto” di Lisa La Pietra ed Eugenio Falascone, “La dissoluzione di Sofia” di Luigi Lodoli, “Angelo o la Pasqua di Salvo” di Sebastiano Greco. Fuori concorso, “The father” di Simone Mariani.

Per un totale di dodici cortometraggi e quattro lungometraggi in gara, il Festival internazionale del cinema patologico di Roma, giunto alla sua III edizione, è ideato, promosso e organizzato da Dario D’Ambrosi e dall’associazione del Teatro Patologico, da sempre vicini alle tematiche del disagio mentale. La giuria, voluta “speciale” anche per la sensibilità che caratterizza l’organizzazione del Festival, si metterà infatti alla prova come un’équipe di valutazione, adottando parametri e criteri lontani dai canoni comuni per assegnare i premi per il Miglior film, la Miglior regia, il Miglior attore protagonista, la Miglior attrice protagonista dei cortometraggi e lungometraggi già precedentemente selezionati dalla direzione artistica. Filippo Timi presiede alle premiazioni domenica a partire dalle ore 18. Per informazioni, http://www.teatropatologico.com/, via Cassia 472

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