Il club bianconero ha presentato stamane il Liceo Scientifico delle Scienze applicate della Juventus. Il nuovo progetto è dedicato ai ragazzi del settore giovanile, dai Giovanissimi Nazionali (14 anni di età) alla Primavera. Dall’anno prossimo, in collaborazione con la Fondazione Agnelli e l’Istituto Edoardo Agnelli, che curera’ la didattica, partira’ il ciclo di studi al termine del quale gli atleti-studenti conseguiranno il Diploma di scuola secondaria di secondo grado.
A presentare la Scuola Juventus, durante una conferenza stampa tenuta al Media Center di Vinovo, sono stati l’amministratore delegato Giuseppe Marotta, Francesco De Sanctis, Andrea Gavosto, Direttore della Fondazione Agnelli eDon Alberto Zanini, Direttore dell’Istituto Edoardo Agnellie Antonio Catania e Stefano Suraniti dirigenti dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte.
Il progetto è stato realizzato con la collaborazione della Fondazione Giovanni Agnelli, il ciclo di studi, la cui direzione didattica è curata dall’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli, partirà nell’anno scolastico 2012-2013 con i primi tre anni, dalla 1° alla 3° superiore, di Liceo Scientifico.
“Ancora una volta la Juventus ha il piacere di aprire una strada nuova – ha affermato Giuseppe Marotta – Dopo essere stati i primi a dotarci di uno stadio di proprietà, abbiamo infatti voluto, ancora una volta per primi, varare un nuovo modo di conciliare sport e scuola, un progetto educativo dedicato ai nostri ragazzi, nei confronti dei quali sentiamo una responsabilità non solo sul piano sportivo, ma anche umano e personale. Con questa iniziativa il nostro Settore Giovanile ha aggiunto un tassello importante al progetto formativo che sta perseguendo con grande impegno. La percentuale di laureati tra i calciatori professionisti è intorno al 3, 4% e quella dei diplomati sale appena. Questa è una piaga che vogliamo debellare. Noi però sappiamo insegnare calcio, ma non non siamo in grado di relazionarci con il fenomeno didattico. Ecco quindi che, inseguendo l’eccellenza non solo sul campo, ma anche in ambito scolastico, grazie al supporto dell’ Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte e della Fondazione Agnelli, ci siamo rivolti al mondo salesiano e a Liceo Agnelli”.
Don Alberto Zanini, ha commentato la nascita dell’istituto, “i ragazzi che dedicano molto tempo ad allenamenti sportivi non chiedono alla scuola altre ore di educazione fisica ma una scuola che eserciti la mente a pensare. Prima ancora che sapere. Mi attira la sfida di un campo in cui provare innovazioni didattiche, sperimentare una scuola pensata per nativi digitali dove forse arriveremo alla sorpresa che anche un’aula può essere trasformata in un’avventura divertente. Se superiamo la scuola centrata sulle cattedre e sugli orari degli insegnanti, se ripensiamo il percorso di apprendimento a partire dai livelli di competenze degli allievi, forse potremmo scoprire che gli atleti arrivano a sentirsi protagonisti non solo di una partita di calcio e riusciremo a creare “una scuola dove nessuno è ultimo e tutti si sentono primi”.
Soddisfazione è stata espressa dal Direttore della Fondazione Giovanni Agnelli, Andrea Gavosto, “la Fondazione Agnelli è da tempo impegnata sul fronte del progresso del sistema scolastico italiano. In quest’ottica è felice di aver potuto contribuire a questa iniziativa che ci sembra colmare un gap che separa l’Italia da molti altri Paesi europei e cioè assicurare un’istruzione di qualità a giovani che vogliano intraprendere una carriera nel mondo dello sport professionale”.
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