“Una tragedia, qualcosa a cui non so dare ancora un significato, una risposta”. Cosi’ Daniele Sebastiani, presidente della squadra di calcio del Pescara, ha parlato della morte di Piermario Morosini, calciatore del Livorno. Sebastiani si e’ detto “incredulo” e ha assicurato che i soccorsi in campo sono stati “tempestivi” da parte del medico che era in panchina, per il massaggio. Prima ancora che venisse fermato il gioco, anche se l’ambulanza non e’ arrivata subito e avrebbe anche trovato come intralcio un’auto della polizia municipale. Sebastiani, dopo aver sentito Leonardo Paloscia – il medico che e’ stato in ambulanza con il calciatore – ha spiegato che “le condizioni di Piermario Morosini erano gravi dal primo momento. Si tratta solo di destino, ognuno di noi ne ha uno e questo ragazzo, che era orfano dei genitori, aveva gia’ avuto tante disgrazie in famiglia – ha detto ancora -. Il buon Dio l’ha voluto riportare ai suoi cari. L’autopsia spieghera’ cosa e’ successo”. La salma e’ stata portata in obitorio. Il pm di turno e’ Valentina D’Agostino.
Sebastiani assicura che i controlli a cui sono sottoposti i calciatori sono “giornalieri” ma “puo’ capitare che qualcuno possa avere dei problemi. Non si puo’ fare di tutt’erba un fascio, i ragazzi sono sotto controllo – dice ancora – E’ possibile che dalle visite non si capisca se ci sono dei problemi”. Sebastiani ha garantito che in campo, allo stadio, “c’erano i defibrillatori”.
“Una disgrazia. Non ci sono parole. Chi era vicino, ha capito cosa stava accadendo”. Cosi’, tra gli altri, il portiere del Pescara, Luca Anania, che all’esterno dell’ospedale cittadino parla della tragedia avvenuta in campo e costata la vita a Morosini. “Poi la partita e’ stata sospesa, ci siamo avvicinati, ma l’ambulanza non arrivava con la barella, per cui siamo corsi a chiamare. Ora siamo tutti scossi, non ci sono parole per descrivere la situazione anche perche’ siamo andati negli spogliatoi convinti che il calciatore si fosse ripreso”. Quanto alla partita, “abbiamo chiesto di interromperla subito. In questi casi il calcio passa in secondo piano”. Una testimonianza sull’accaduto arriva anche da Romulo Togni, centrocampista biancazzurro, che era in panchina e ha raggiunto l’ospedale. Racconta che ha visto il calciatore “che scivolava e cercava di alzarsi. Se n’e’ reso conto subito il massaggiatore, ha capito che c’erano dei problemi. Quando succedono cose del genere ci sono difficolta’ anche a parlare, non ho parole. Un’altra perdita nel calcio (nelle scorse settimane e’ morto il preparatore dei portieri del Pescara, Francesco Mancini, anche lui per un infarto). Stavolta un ragazzo giovane, che aveva un futuro davanti”.
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