La Corte d’Assise d’Appello di Brescia ha assolto oggi Carlo Maria Maggi, Delfo Zorzi, Maurizio Tramonte e il generale dei carabinieri Francesco Delfino nel quarto processo per la strage di Piazza della Loggia, avvenuta nel 1974. La Corte presieduta da Enzo Platè ha dichiarato inammissibile il ricorso avanzato da due parti civili nei confronti dell’ex segretario dell’Msi Pino Rauti, disponendo il pagamento delle spese processuali a carico degli appellanti.
Prima di leggere la sentenza, il presidente della Corte d’assise d’appello, Enzo Platè, ha ringraziato i giudici popolari per l’impegno e lo scrupolo profusi durante la durata del processo.
Il procuratore di Martino ha detto, “ormai è una vicenda che va affidata alla storia, ancor più che alla giustizia”.
Le “sentenze si possono non condividere, ma si accettano” anche se l’assoluzione degli imputati è dovuta anche a “tutta una serie di silenzi e reticenze anche da parte di chi sapeva”. Il presidente presidente dell’Associazione Caduti di Piazza della Loggia, Manlio Milani, commenta così la sentenza.
“Purtroppo il vero danno a questo processo è stato fatto all’inizio in modo particolare con il lavaggio della piazza, che ha impedito di ricostruire l’esplosivo usato e il detonatore utilizzato – osserva Milani – . Ancora una volta ci troviamo di fronte a un fatto che dopo 38 anni non ha ancora giustizia. Al di là di quello che può significare personalmente – prosegue – dimostra che questa democrazia è in balia degli eventi, la mancanza di trasparenza nelle istituzioni e la mancanza di volontà di parlare al Paese”.
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