All’assemblea che si è tenuta oggi al Socrate organizzata da professori e preside sul tema del “conflitto sociale in Italia”, gli studenti di Senza Tregua hanno duramente contestato l’ex presidente della Camera Fausto Bertinotti e il deputato ex cisl Pezzotta. All’ingresso dell’Aula Magna della scuola gli studenti di Senza Tregua, hanno accolto Bertinotti con i ritagli di giornale dell’articolo di repubblica sulla sua partecipazione ad uno spettacolo prodotto dalla Fendi. Terminati gli interventi degli ospiti gli studenti hanno duramente contestato l’ex Presidente della Camera. Lorenzo Lang, consigliere di presidenza della consulta legge una lettera di Rodari, in cui lo scrittore diceva di saltare due pasti a settimana per lo stipendio dato come direttore del giornale comunista di Varese e aggiunge: «Lei ritiene che queste parole si addicano alla Sua condizione, alla modalità e allo stile con cui ha svolto in questi anni il suo ruolo di deputato?» e ancora: “parlando del valore della coerenza chiede a Bertinotti come si faccia a “dire di essere contro la precarietà e aver votato ogni misura di legge che vada nella direzione opposta, come avete fatto con il secondo governo Prodi e così con la scuola pubblica votando i fondi alle private e contro la guerra votando le missioni all’estero». Non attende neanche la risposta Lorenzo sostenendo: « Adesso Lei è libero di dire quello che vuole ma negli anni precedenti, quando si trattava di scegliere se salvare la propria condizione o essere coerenti ha già risposto a questa domanda». L’intervento è applaudito da tutti gli studenti in sala. Poi è la volta di una ragazza che chiede conto a Bertinotti del sostegno dato a Marchionne giudicato nel 2006 un “borghese buono”.
L’impressione è che al Liceo Socrate, la preside ed i professori abbiano invitato a parlare di conflitto sociale due delle persone che a vario titolo sono responsabili dell’annichilimento del conflitto sociale in Italia. Bene hanno fatto i nostri studenti interni alla scuola a contestare duramente i due ospiti, specialmente l’ex presidente della Camera e segretario di Rifondazione Comunista. Bertinotti è responsabile della distruzione della presenza dei comunisti in Italia, l’emblema del fallimento di una classe dirigente che ha guardato più alla bella vita che alla rappresentanza degli interessi di chi a parole diceva di voler rappresentare. Questo noi non lo perdoniamo e a Bertinotti lo abbiamo detto chiaramente oggi. Non si può dire di essere comunisti e votare leggi a favore della precarietà, per le missioni all’estero, contro la scuola pubblica. Di questa gente non sappiamo cosa farcene. Bertinotti è un incoerente, ha tradito chi lo ha votato.
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